St. Vincent si mette a nudo e riscopre la propria parte sensibile MassEducation, la nuova versione del suo ultimo album.
Nel 2017 è uscito MASSEDUCTION, il quinto album in studio di St. Vincent, nonché uno dei capolavori dello scorso anno. Un disco di synthpop autoriale scandalosamente (e volutamente) commerciale, la parodia e l’autodiagnosi di un prodotto per le masse, di una merce musicale. In linea con la propria natura di opera fabbricata, l’album era un incrocio di suoni elettronici, rock pre-confezionato, disco music retrò e new wave revival. Ogni elemento di MASSEDUCTION doveva far riflettere sulla natura plastica della società consumistica in cui viviamo, un luogo nel quale (come bene aveva capito Andy Warhol) anche le opere d’arte debbono essere prodotti industriali.
Ora, un anno dopo, avviene tutto il contrario. MassEducation, scritto senza il caps lock ma con una E maiuscola, a sottolineare la distanza tra seduzione ed educazione (seduction ed education), è tutto l’opposto del suo predecessore. Quasi tutte le canzoni di MASSEDUCTION, meno una, vengono ri-arrangiate per pianoforte e così reinterpretate da St. Vincent assieme al pianista Thomas Bartlett. La reinterpretazione è quanto di più lontano ci si può immaginare dall’album synthpop dell’anno scorso. Là dove MASSEDUCTION era freddamente seducente, cinicamente coinvolgente, energicamente dissoluto, MassEducation è invece intimo, profondo, a tratti silenzioso, a tratti audacemente commovente.
St. Vincent ha spogliato la sua musica di tutti gli abbellimenti e di tutti i colori di cui l’aveva vestita, che corrispondevano ai chiassosi abiti retro-futuristici dai lei indossati ai concerti. E assieme alla musica, in MassEducation la cantante spoglia anche sé stessa, dismettendo quegli abiti e mostrandosi a noi nuda, svelando la sua doppia anima di artista che attacca e si difende. Infatti, non a caso, sulla copertina dell’album c’è semplicemente lei, Anne Erin Clark, senza niente addosso se non la sua pelle, che è appunto quello che vediamo e sentiamo in questo album.
Con MassEducation, una volta di più St. Vincent si conferma una delle migliori artiste musicali del nostro tempo, in grado di scoprire due lati di sé specularmente opposti e di rendere il suo pubblico partecipe di questo percorso di scoperta. Ed entrambi gli album che ne risultano finiscono con l’avvalorarsi a vicenda, dato che le canzoni, tutte eccezionali, funzionano con entrambi gli arrangiamenti contrapposti. L’unica nota negativa è che dopo questo lavoro probabilmente non sentiremo più parlare di St. Vincent per un po’, ma in ogni caso ne sarà valsa la pena, e avremo questo bel doppio album da ascoltare nell’attesa.