Dei Lantern, quintetto screamo/post HC riminese, non sentivamo parlare da un po’. Per l’esattezza, da quel Diavoleria di tre anni fa che, zitto zitto, li ha affiancati a colonne portanti della scena screamo come Raein e La Quiete. Ora, dopo il primo successo, la formula rimane la stessa: brani brevi (otto pezzi per poco più di una ventina di minuti), con contro-tempi azzardati e inusuali, e un songwriting emotivo e curato che, di questi tempi, è davvero una manna dal cielo.
Sostenuti da un ensemble di etichette di spicco della scena underground come To Lose La Track, Coward Records, Flying Kids Records, Controcanti e Fatty Liver records, i Lantern ci consegnano in anteprima la loro ultima fatica, Ancòra, previsto per la fine di ottobre. E ve lo anticipiamo subito, è davvero bello.
Il disco
I temi portanti di Ancòra sono la morte e il ricordo; Ogni brano proposto affronta queste tematiche in maniera analitica e ragionata, sezionando in maniera precisa e coerente i momenti in cui bisogna ascoltare attentamente i testi dai momenti più spinti.
Il primo ricordo, diviso in due parti, è In cambio di una pistola, dedicato al cantautore Luigi Tenco, morto suicida durante il festival di Sanremo nel gennaio del ’67. I due brani, intervallati da frammenti di interviste, alternano un songwriting malinconico a brevi esplosioni post-hardcore, quasi a voler trascrivere in musica le parole scritte dall’artista, prima di compiere l’estremo gesto. “La folla mi divora/ Le ho dato in cambio una pistola”.
Si prosegue con Cimitero, dove la musica funge solo da accompagnamento ad uno dei testi più sentiti ed emotivi del disco, in cui il protagonista viaggia smarrito nella notte, ricordando i momenti migliori trascorsi con gli amici, all’insegna del nulla che per loro era tutto. Qui sotto, il video ufficiale, con animazioni da parte della voce dei Lantern, Daniele Castellano.
I testi sono in primo piano anche per tutti i brani successivi, Nube Purpurea, Semaforo blu, segnale per altre partenze e Dalla parte sbagliata di un telescopio. Tre brani per neanche cinque minuti, in cui si passa dall’ alt-rock allo screamo su un fiume di ricordi, mentre il cantato si muove in scioltezza tra parlato, poetico, e urlato.
A pochi minuti dalla fine, c’è pure tempo per sperimentare aperture post-rock.
E. Fermi Tutti! lascia spazio a un crescendo che accompagna ed enfatizza il cantato/narrato per esplodere nel ritornello finale, che si ripete martellante fino a dissolversi, e lasciare spazio alla conclusiva A14 Blues. Quest’ultimo pezzo è una sorta di versione decadente e apocalittica dei Massimo Volume; un lascito che tira le somme di tutte le emozioni precedentemente provato durante l’ascolto del disco, un passato in carta scura, che riceve gli appunti di una futura paura. In chiusura, la soluzione del rebus che fa da copertina al disco, quasi un invito a un immediato riascolto dell’album: Ancora, Daccapo, Un’altra volta.
In sintesi
Ancòra è un gran disco, che riesce a parlare di temi delicati come morte, rimpianti e malinconia senza tuttavia risultare scabroso o deprimente. Se con Diavoleria i Lantern si erano puntati sul radar delle band screamo da seguire, con Ancòra si confermano tranquillamente tra i principali esponenti del genere.
Tracklist: 1 IN CAMBIO DI UNA PISTOLA (parte 1) 2 IN CAMBIO DI UNA PISTOLA (parte 2) 3 CIMITERO 4 NUBE PURPUREA 5 SEMAFORO BLU, SEGNALE PER ALTRE PARTENZE 6 DALLA PARTE SBAGLIATA DI UN TELESCOPIO 7 E.FERMI TUTTI! 8 A14 BLUES