Venom non è immune da critiche e il regista Ruben Fleischer ha ammesso di aver fatto un errore.
Nessun film è immune da critiche, e non lo è Venom che sta comunque andando benissimo al box office mondiale. È scontato che ci sarà un sequel, potete leggere le notizie sul prossimo villain a questo link, e il regista Ruben Fleischer forte dei risultati ottenuti può tranquillamente ammettere uno dei suoi errori più evidenti.
Attenzione Spoiler: continuate a leggere se avete visto il film Venom!
Venom: l’errore che forse non tutti hanno notato
L’errore ammesso dal regista del film sul simbionte più famoso della Marvel avviene all’inizio della storia. La navicella spaziale della Life Foundation rientra dallo spazio senza controllo e si schianta sulla Terra e più precisamente in Malesia. Dalla navicella scappa il simbionte che poi scopriremo essere Riot. Questo si impossessa del suo soccorritore facendo sbandare l’ambulanza e cambiando corpo, una volta arrivato in città abbandona il l’umano e cambia ospite e così via fino all’aereoporto. Il film poi ha un salto temporale di sei mesi e ritroviamo Riot nello stesso corpo in cui l’avevamo lasciato. Questo è un errore grave in quanto il corpo della bambina non può resistere tutto quel tempo come ospite di Riot.
Il regista, in una intervista a Gamespot, ha infatti detto:
“La nostra idea era che Riot usasse la forza vivente di chiunque toccasse, cambiando corpo dopo averla consumata e sfruttando l’ospite per il suo viaggio… questa in effetti è una delle poche cose senza senso, l’errore è nato dall’inserimento del salto temporale poiché ci siamo concentrati sulle disgrazie di Eddie.”
Ruben Fleischer poi aggiunger scherzando che gli piace pensare che quella vecchia signora abbia girovagato per sei mesi per la Malesia uccidendo persone come passatempo e ricordando i bei vecchi tempi.
Sapevate che l’inizio di Venom doveva essere differente? Ve ne abbiamo parlato qui.
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