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L’inferno si nasconde dietro al paradiso. Uno slogan che ben si sposa con la serie Better Call Saul, lo spin-off di Breking Bad, dove viene raccontata la lenta, inesorabile e dolorosa metamorfosi del giovane avvocato Jimmy McGill nello squallido e losco Saul Goodman.
Bob Odenkirk, l’attore che impersona i due caratteri, non ha mai nascosto di preferire la natura più buona e ingenua di Jimmy, rispetto a quella più oscura e manipolatrice di Saul:
“Mi devo rassegnare al fatto che Jimmy si sta trasformando in Saul. E Saul, non mi piace! Se fosse un mio amico gli vorrei dire ‘Non seguire quella strada’.”
Eppure, le intenzioni che muovono Jimmy sono sempre buone. Ma, i mezzi che adopera non sono mai convenzionali o “legali”. Proprio le sue scelte, pian piano, lo porteranno a diventare il corrotto Saul Goodman.
Tuttavia, Bob Odenkirk ha un desiderio sul suo personaggio. In particolare, riguardo al rapporto tra Jimmy e Kim Wexler. La sua idea, però, si baserebbe su un futuro senza Saul:
“Non vorrei che lei fosse al fianco di Saul. Kim non potrebbe rimanergli accanto. Saul è pericoloso e corrotto. Non si tratta di un avvocato di basso rango che difende spacciatori. Aiuta anche persone senza soldi che hanno una pessima reputazione. È una persona cattiva. Rovina il mondo tramite l’uso della legge. Tutto per arrivare al top.”
L’attore, dunque, immagine una vita diversa per i due. In cui, più di ogni altra cosa, Jimmy smette di avere la compagna come complice dei suoi loschi affari:
“Una situazione così mi piacerebbe. Sarebbe bello che loro rimanessero insieme. Lui come l’avvocato più infimo della città, facendo sempre un buon lavoro, e lei come quello più in alto, mentre la gente ride di questo quadretto. Magari vanno a cena e tutti dicono: ‘Ma come fate a fare tutto questo?’ E loro: ‘Non lo sappiamo’.”
Una visione felice, ma difficile da realizzare poiché la trasformazione in Saul è inevitabile. E, come analizza Odenkirk, alla fine Jimmy troverà un modo per sentirsi vittima, quasi costretto a portare avanti delle scelte che lo porteranno nel baratro. Come, d’altronde, è successo a Walter White:
“Jimmy se ne uscirà con una scusa del perché ha fatto le sue scelte. Quasi costretto in questa scatola. Non è diverso da Walter White che si ripete: ‘Ho il cancro, devo racimolare del denaro, ma come? Non ho ottenuto nulla e il mio maledetto partner mi ha tradito’ e mentre lo guardi pensi: ‘Lui non ti ha tradito, ha provato ad aiutarti e voleva dividere quanto avevate raccolto. Era tutto nella tua dannata testa, nella tua piccola e malata psicosi, accoppiata a scelte discutibili.’ Non c’è dubbio che Jimmy faccia delle scelte sbagliate, quando potrebbe semplicemente lasciar correre.”
La visione di Bob Odenkirk del rapporto Jimmy e Kim è molto improbabile. Eppure, una realtà Saul-Kim non è da scartare. In fondo, durante Breaking Bad, la vita privata di Saul Goodman non è mai stata approfondita. Che Kim, allora, sia rimasta affianco a Jimmy/Saul fino alla fine? Solo Vince Gilligan, ideatore delle due serie, lo può sapere. E chissà se l’argomento verrà affrontato in futuro, magari poroprio nel finale di stagione.
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