Esistono più modi di interpretare un personaggio.
Gli attori ed il Metodo – Quando viene superato ogni limite – Si può scegliere una via più “facile”, documentandosi sul personaggio e cercare di rappresentarlo al meglio. Oppure si può diventare il personaggio. Per capire come nasce questa idea dobbiamo tornare indietro fino agli anni ’30, all’inizio dell’epoca del sonoro.
Il Method Acting nasce a New York dal lavoro di tre insegnanti, Strasberg (nome con cui il metodo è ancora oggi conosciuto), Adler e Meisner. I tre partirono dal metodo Stanislavskij per portarlo a nuove conseguenze. Il metodo Strasberg prevede infatti che gli attori si perdano nel loro personaggio, ricreando le emozioni grazie al ricordo generato da un’esperienza analoga a quella del personaggio.
Il metodo divenne particolarmente famoso negli anni ’50 grazie a due grandissimi attori come James Dean e Marlon Brando. Da allora ci sono stati parecchi attori che hanno scelto questa via e molti, in almeno un’occasione, hanno passato i limiti dettati dal buon senso (e non solo). Sono tante infatti le storie che ci arrivano dai set di attori che hanno preso un pelo troppo sul serio il loro lavoro.
Jim Carrey in Man on the Moon si trasformò letteralmente in Andy Kaufman
Un’esperienza raccontata di recente in Jim and Andy: The Great Beyond, documentario Netflix fortemente voluto da Carrey che mostra molto materiale inedito del backstage. Carrey si spinse veramente oltre, abbandonando per qualche settimana la propria identità per abbracciare quella di Kaufman e del suo alter ego Tony Clifton.
Ma Jim Carrey è in ottima compagnia.
Quando Christian Bale arrivò a pesare solamente 54 chili
Gli attori ed il Metodo – Quando viene superato ogni limite –Â Molti attori hanno intrapreso diete particolari per prepararsi ad interpretare un ruolo. Christian Bale prese molto sul serio questa questione, arrivando a pesare soltanto 54 chili prima di lavorare in The Machinist, Brad Anderson (2004). Un peso impressionante per un uomo alto 1 metro e 83, che non era nemmeno previsto dallo scrittore, che aveva preso la sua altezza di 1 metro e 68 circa come dato di riferimento.
Bale recuperò poi subito il proprio peso dovendo interpretare Batman nel primo capitolo della trilogia di Christopher Nolan dedicata all’uomo pipistrello.
Non solo mente quindi, ma anche corpo.
Nicholas Cage, un dente del giudizio e la fasciatura al volto
Nicholas Cage è da sempre considerato uno degli attori più eccentrici di Hollywood ed ha sempre preso in maniera seria il Metodo. In Birdy, Alan Parker (1984) Cage interpreta un reduce del Vietnam. Per entrare nel personaggio, che ha subito delle ferite di recente, si fa estrarre un dente del giudizio senza anestesia.
Daniel Day-Lewis costruì una casa nel bosco per viverci
Come finire se non citando quello che è forse il principale attore di metodo del cinema contemporaneo. Daniel Day-Lewis è infatti da molti considerato il migliore, tanto da venire spesso paragonato a Marlon Brando.
Per preparare il proprio personaggio per il film The Crucible, l’attore visse un’estate in una casa in mezzo al nulla, senza elettricità ed acqua corrente, che costruì con le proprie mani con i soli strumenti esistenti all’epoca del film. Scambiò anche la sua moto per un cavallo per immergersi completamente nel diciassettesimo secolo.
Per Lincoln, Steven Spielberg (2012) Day-Lewis si rifiutò di uscire dal personaggio, parlando continuamente come Abe Lincoln per tutta la durata delle riprese. Non solo: l’attrice Sally Field ha dichiarato che già sette mesi prima dell’inizio delle riprese l’attore cominciò a scriverle dei messaggi come avrebbe fatto Lincoln, obbligandola a rispondere a tono.
Come lo stesso Day-Lewis ha dichiarato, “i film non cominciano solo quando la macchina da presa comincia a girare“.