Mad Men è probabilmente uno dei migliori prodotti televisivi degli ultimi anni.
E’ stato vincitore di numerosi premi, tra cui quello di miglior serie drammatica per tre anni di fila ai Golden Globe e per quattro volte agli Emmy. Matthew Weiner è il nome di cui ci si deve ricordare se si pensa a Mad Men, ne è stato infatti il creatore, produttore esecutivo oltre che principale scrittore, attento al minimo dettaglio dietro ad ogni episodio, oltre che regista di tutti i finali di stagione.
Non è semplicemente un prodotto ottimo per la sua perfezione, per la cura maniacale di set, costumi e make-up, o per l’eccezionale bravura e pathos degli attori protagonisti, ma è una serie che affronta temi importantissimi, fra cui maschilismo, alcolismo, fumo, adulterio, omofobia, razzismo, in uno scenario anni ’60 iperrealistico, nel cui sfondo compare la Guerra di Corea, la Guerra del Vietnam, la morte di Kennedy, di Martin Luther King, delle lotte dei neri e molto altro ancora.
Weiter è legatissimo agli anni ’60, un decennio splendente per gli Stati Uniti, un periodo d’oro giunto alla fine.
L’America era famosa del mondo, New York era il centro della televisione, della radio, del teatro, della musica e dei soldi. Un decennio che Weiner ha dichiarato essere molto paragonabile ai primi anni 2000. Dall’elezione di JFK, che segnò grandissimi cambiamenti e nascita di nuove speranze, all’attentato del 2001 alle Torri Gemelle, Weiner vide in quei primi anni 2000 lo stesso decennio di cambiamenti e trasformazioni che aveva visto negli anni ’60: Mad Men del resto risulta anche una serie molto attuale, che parla anche della New York di oggi, e di problemi che non sono ancora svaniti. Mad Men voleva rientrare nelle case degli spettatori e far chiedere loro se l’America era ancora quella terra dei desideri tanto invidiata, se era ancora la terra del sogno americano dove era possibile realizzare tutto.
Don Draper, secondo Weiner, rappresenta insomma quella grinta che manca ai grandi del giorno d’oggi. E la scelta della pubblicità non è assolutamente casuale, ma anzi si colloca nel nostro decennio, caratterizzato da falsità e pubblicità allusive, da personaggi famosi che si inventano sul più assoluto nulla. E la televisione, protagonista del cambiamento in Mad Men, non è altro che il nostro nuovo motore di affari: internet ed i social networks.
Ma Mad Men non era di certo il primo grande approccio di Weiner.
Nel 2004 approda infatti alla produzione di I Soprano, e diventa scrittore e produttore per le ultime due stagioni. Fu proprio l’episodio pilota di Mad Men, scritto da Weiner nel ’99, a impressionare David Chase, l’executive producer dei Soprano, che lo volle come scrittore. Weiner, da scrittore di commedie, diventerà uno sceneggiatore di cui lo stesso Chase si dichiarerà geloso.
Weiner stesso affermò che I Soprano erano probabilmente la prima vera serie tv, ad eccezione di rarissimi altri casi. I Soprano, mostrando la vita malavitosa ed al tempo stesso normale di Tony, entravano nei salotti delle famiglie di tutto il mondo, ed attraverso la televisione le facevano discutere e riflettere. Ciò che maggiormente si rivede poi in Mad Men è la passione per le sotto-trame, per le storie che si incrociano alla principale, andando a delineare un ritratto sempre più plastico di personaggi e situazioni.
Tra le sue più famose produzioni vi è anche Orange is The New Black, la serie tutta al femminile che è tratta dalle memorie di Piper Kerman, scrittrice condannata a un anno di prigione per riciclaggio di denaro sporco. Weiner diresse per primo il penultimo episodio della quarta stagione, un episodio shock per i fan della serie, poiché morì una delle protagoniste. A Jenji Kohan, creatrice della serie, disse: “Devi promettermi che saremo ancora amici e avremo rispetto per l’altro se non ti piacerà quello che ho fatto“. L’episodio resta probabilmente uno dei più caotici (raccoglie tutti i protagonisti della serie nell’episodio) e belli di tutta la serie. Al momento Weiner non ha diretto altri episodi di OITNB.
Dal 12 Ottobre 2018 su Amazon Prime Video andrà in onda The Romanoffs, la nuova serie creata, scritta e prodotta da Weiner. Non è ancora stato svelato molto sulla serie, ma a detta dell’Hollywood Reporter dovrebbe essere “set around the globe, centering on separate stories about people who believe themselves to be descendants of the russian royal family.“ Ecco il trailer ufficiale: