Alt-J, letteratura e sesso violento. Fitzpleasure riunisce tutto questo.
Fitzpleasure è una delle canzoni più popolari del primo album degli Alt-J, An Awesome Wave, pubblicato nel 2012. Una canzone potente, forse la più “rumorosa” dell’album, con i suoi bassi sintetizzati impetuosi. Il carattere della canzone ha tutto a che fare con il tema trattato in essa, un tema delicato e anche in qualche modo truce. Non una sorpresa, per lo stile degli Alt-J.
Fitzpleasure prende ispirazione da un romanzo intitolato Last Exit to Brooklyn, dello scrittore Hubert Selby Jr.; autore forse più noto per un altro romanzo, Requiem for a Dream. Last Exit to Brooklyn narra una serie di scene di vita nei bassifondi di New York, toccando argomenti limite (viene pubblicato nel 1964) come prostituzione, droga, omosessualità, travestitismo e, immancabile, violenza.
La canzone Fitzpleasure si rifà ad una di queste storie, Tralala, il cui titolo ne indica la prostituta protagonista. Il destino che la attende è violento: Tralala viene stuprata, nel mezzo di una gang bang (sesso con più uomini) con un manico di scopa, e a conseguenza del trauma perde la vita.
Già il primo verso della canzone richiama la situazione senza censure.
“In your snatch fits pleasure / broom shaped pleasure“. Broom è la ramazza, mentre snatch è un termine in slang per indicare il sesso femminile. Il nome della protagonista (o meglio, della vittima) viene più volte ripetuto (Tralala), fungendo da congiunzione musicale.
Nel testo si mescolano poi altri riferimenti, come quello ai Mandela Boys, gang di strada di Southampton, città in cui è cresciuto il frontman del gruppo. Un altro riferimento incrociato, che sposta la scena lontano da New York, è il verso “Dead in the middle of the C-O double M-O-N“, cioè Common, un famoso parco di Southampton. La canzone presenta quindi una mescolanza di svariate esperienze e ispirazioni, per trarne un’unica scena significativa. Se siete in cerca di un ripasso, potete riascoltare Fitzpleasure qui sotto.
Per concludere, proponiamo un altro piccolo spunto di interesse. Per chi legge potrebbe essere interessante sapere che dallo stesso romanzo, Last Exit to Brooklyn, e da una delle storie presenti, ha preso il nome uno dei più famosi album della musica rock: The Queen Is Dead degli Smiths (1986).