Una linea di supporto telefonico per la salute mentale è stata lanciata per i professionisti dell’industria musicale.
La helpline dell’associazione Help Musicians UK, offre infatti consulenza a musicisti, e a quanti lavorano in aree di gestione, equipaggi del tour ed etichette discografiche.
Il servizio fa parte della campagna Music Minds Matter, lanciata a seguito della morte di Chester Bennington, nel luglio 2017.
Nel 2014, un sondaggio di Help Musicians UK su oltre 2.000 musicisti aveva rivelato che 495 di questi avevano sperimentato frequenti segnali di ansia e attacchi di panico. L’indagine è stata ripetuta nel 2017 suggerendo che il numero era salito a 1.569.
L’associazione benefica ha così’ identificato una “crisi di salute mentale” nel settore e si è impegnata a stabilire la linea di supporto Can Music Make You Sick?.
Il tema della salute mentale è un problema di cui numerosi musicisti hanno parlato in passato.
Tra i numerosi professionisti che hanno affrontato il tema pubblicamente, Jamie MacColl, chitarrista dei Bombay Bicycle Club ha dichiarato di sentirsi spesso “molto giù”.
Anche Kendrick Lamar ha ammesso in varie occasioni di aver avuto pensieri suicidi e di aver sofferto spesso di depressione.
Il chitarrista dei gruppo britannico rock Nothing But Thieves, Joe Langridge-Brown, ha spiegato come il loro ultimo album, “Broken Machine”, sia incentrato sulla salute mentale: