Liam Cunningham contro il M5S: “Genova un altro bel risultato dei populisti”

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Liam Cunningham
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L’irlandese Liam Cunningham di Game of Thrones condivide un articolo del The Indipendent, e accusa il Movimento per la tragedia di Genova

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Mentre infuriano le polemiche legate alla tragedia del Ponte Morandi a Genova, e alla sua possibile evitabilità, una voce inaspettata prende parola contro il Movimento 5 Stelle ed il governo populista italiano in generale. Si tratta di Liam Cunningham, stimatissimo attore irlandese, caratterista con trent’anni di attività ed una recente fama come interprete di Davos Seaworth in Game of Thrones. Di poche ore fa infatti il sorprendente tweet dell’attore, che condividendo un articolo dell’Independent si scaglia contro la propaganda pentastellata, colpevole di essersi opposta ai tempi alla costruzione della famosa “Gronda”.

Nello specifico, il tweet di Liam Cunningham recita: “Il fischio per cani populista porta alla morte. Un altro bel risultato del Movimento Cinque Stelle”, dove per whistle dog politics si fa riferimento ad un’intraducibile espressione del gergo politico inglese per indicare una propaganda compiacente rivolta al proprio elettorato (in questo caso appunto, la famigerata opposizione alla potenzialmente salvifica costruzione della Gronda, uno dei tanti no ad opere pubbliche portati avanti dal M5S nel corso degli anni).

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Questo il tweet di Liam Cunningham, con link all’articolo del quotidiano digitale The Independent:

La polemica legata alla “Gronda” è al centro del dibattito in queste ore di addossamenti di colpe. L’opinione internazionale è attenta, consapevole degli effetti che la catastrofe potrebbe avere in termini di popolarità nei confronti del già instabile governo italiano. L’origine dello scontro risale in realtà al 1984, quando per la prima volta si valutò la necessità di un percorso alternativo (una grondaia, appunto) per scaricare il peso del traffico dal malridotto Ponte Morandi di Genova. Nel corso degli anni, due progetti finirono bocciati o rinviati, anche per via della ferma opposizione dei comitati cittadini No Gronda. Comitati sostenuti dal M5S, che ai tempi definì via blog una “favoletta” il rischio di crollo segnalato dagli esperti. Presa di posizione che, inevitabilmente, il Movimento sta ora pagando.

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