D’Onofrio su twitter: “Giusto interpretare un ruolo razzista?”

Vincent D'Onofrio, sulla piattaforma social, chiede ai suoi follower se sia giusto interpretare un ruolo razzista.

D'Onofrio
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Twitter è la piattaforma che figure di spicco come attori o politici usano per commentare, informare e, soprattutto, chiedere pareri ai propri seguaci. Questa volta a sondare gli umori e il terreno con un tweet è Vincent D’Onofrio. L’attore, recentemente apparso in Daredevil e famoso per la sua interpretazione di Palla di Lardo in Full Metal Jacket, ha posto, dal suo account ufficiale, un curioso interrogativo:

“Sto per fare una domanda a tutti quelli a cui interessa rispondere. Ho un’opinione Che Non Rivelerò. Secondo Voi Questo È Il Momento Giusto (Considerando Il Mondo In Cui Vivo In Questo Momento) Per Me Per Interpretare Un Personaggio Reale Irrimediabilmente Razzista In Una Serie Drammatica?”.

Un quesito che ha destato l’attenzione di personaggi come Ron Perlman e Donal Logue di Gotham, i quali hanno appoggiato l’idea di D’Onofrio. Soprattutto Perlman, ha sostenuto come una scelta del genere fosse stata già fatta da un attore del calibro di Marlon Brando in Radici, e che: “se il personaggio è affascinante è giusto interpretarlo“.

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D’Onofrio, però, non si sbilancia dando una posizione forte, e interrogandosi sul ruolo che deve avere l’arte in una situazione del genere risponde:

“Ho sempre interpretato personaggi che ho considerato affascinanti. Personaggi odiosi. Attualmente nella nostra nazione il razzismo è in crescita. Sta venendo normalizzato ed è pericoloso”.

Un botta e risposta che è durato per un intero week-end, dove l’attore ha cercato di rispondere a tutte le risposte che gli arrivavano. Tra chi lo ha incitato e chi lo ha accusato di non essere un vero attore se si abbassa a chiedere una cosa del genere, lo stesso D’Onofrio ha spiegato il motivo di questa “inusuale” domanda:

“Il bene è stato sepolto così in profondità che abbiamo bisogno di una mappa per trovarlo”. Dunque si parla in particolare modo di una moralità che lentamente si sta perdendo nelle maglie di un razzismo sempre più forte”.

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In ogni caso il dibattito è stato lungo e costruttivo per D’Onofrio. Non solo ha detto che mediterà sulla decisione da prendere, ma ha anche voluto sottolineare, sempre in un tweet, di come si ritenga soddisfatto di questo piccolo dibattito: “Non sono solo impressionato dal numero di risposte ricevute. Sono impressionato da quanti colleghi del settore hanno scritto. Molti che nemmeno conosco hanno risposto. Questo è un segnale. La gente vuole una discussione civile. Un modo per trovare ciò che è giusto in una discussione aperta. Grazie a tutti“.

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