Mcmafia è una serie televisiva brittannico-statunitense creata da Hosseim Amini e James Watkins.
Lo show è basato sul libro McMafia Droga, armi, esseri umani: viaggio attraverso il crimine organizzato globale di Misha Glenny, uscito nel 2008. La prima stagione è composta da 8 episodi ed è andata in onda nel Regno Unito su BBC One, mentre in Italia è stata pubblicata su Amazon Prime il 2 gennaio 2018.
La serie inizia subito con una trattativa: siamo nella penisola Arabica e due uomini si incontrano per affari. Si intuisce già da subito che si sta parlando di traffico di eroina e di rete di comunicazioni, le trattative si svolgono tra un russo ed un imprenditore del posto. Successivamente il russo è sulla strada di ritorno, viaggia in auto all’interno di una galleria. Un motorino si avvicina alla vettura, ci sono a bordo due ragazzi, il ragazzo guida e la ragazza dietro. La giovane si avvicina all’auto e posiziona qualcosa. Subito dopo un’esplosione travolge la macchina. Ci spostiamo di ambientazione, siamo ad una facoltosa asta e conosciamo una famiglia più da vicino: i Godman. Ci sono Alex (James Norton), un giovane promettente, sua madre e suo padre Dimitri (Aleksey Serebryakov), c’è poi sua sorella e la sua fidanzata Rebecca (Juliet Rylance). Nel corso della serata, Alex saluta un personaggio molto caratteristico: suo zio Boris (David Dencik), uomo grezzo e sfacciato.
La famiglia di Alex ha una storia singolare, sono russi emigrati in Inghilterra e non tengono molto nascoste le loro attività criminali mafiose. Alex, tuttavia, sempre cercato di tenersi lontano da questo oscuro mondo.
McMafia – Recensione
Andando avanti, si scopre che la vittima dell’incidente che apre il pilot è ancora viva e ricoverata in ospedale, qui i suoi cari vengono a trovare l’uomo. Lo zio Boris ha una proposta per Alex: un investitore allettante, l’israeliano Semiyon Kleiman. Anche se il ragazzo non approva determinati contatti, questa volta date alcune difficoltà in ufficio, non può rinunciare. L’incontro con il businnesman avviene in un club notturno, dove iniziano le trattative. Alex è combattuto, Kleimain gli ha specificamente chiesto di riciclare denaro sporco, ma allo stesso tempo il suo fondo è in gravi difficoltà. Più tardi Alex va a trovare suo Zio Boris, in casa ci sono ospiti stranieri, stanno discutendo dell’incidente avvenuto nella penisola Arabica, scopriamo che l’uomo colpito si chiama Vadim. Improvvisamente, gli uomini bloccano Alex e cominciano a pugnalare lo zio Boris, uccidendolo rapidamente. A questo punto subentra un ulteriore motivo per accettare la proposta di Kleiman: la vendetta.
“Perché McDonald’s ha più successo di Burger King? Diverse ragioni. Una ragione. Ce ne sono molti di più. Voglio espandere il mio franchise. Farò in modo che ogni McDonald’s ci saranno due Burger King. Voglio costruirne così tanti che la gente smetterà di andare dal mio concorrente.”
McMafia – Recensione
Mcmafia è uno show sui legami: di sangue, affettivi, di affari, di onore. La rete che scoprirà pian piano Alex è molto più grande di quello che si aspetta, è sconfinata. Ed è intorno a questo personaggio che si sviluppa la trama, tutto ha inizio dopo l’omicidio del suo caro zio, del profondo dolore provocato alla sua famiglia. Emerge velocemente un clan da annientare, quello di Vadim, che Alex potrà combattere solo unendo le forze con Kleiman. Nel corso della storia non vengono tralasciati i rapporti, primo su tutti quello che ha Alex con la sua famiglia, i personaggi dei genitori non subiscono una caratterizzazione distratta, ma piuttosto sono delineati con realismo. Così si riflettono sul ragazzo anche i problemi più “normali” di una famiglia, anche i gangster hanno forti incomprensioni. Ed inoltre, il rapporto con la sua fidanzata, di come l’addentrarsi di Alex in questo traffico tenebroso lo allontani dall’amore, forse anche mettendo in pericolo Rachel. Alex subisce innegabilmente le colpe del padre, del nome che porta, delle sue origini e della sua famiglia, tutto ciò lo trascina, lo intrappola nell’illegalità.
McMafia – Recensione
Un ulteriore elemento da non trascurare sono le numerose ambientazioni che ammiriamo nel corso della visione, si passa da Londra, al Qatar, alla Croazia, a Mumbai, a Praga e molte altre.Come a sottolineare che la mafia esiste potente nel mondo, che si dirama in silenzio dietro le quinte, che è inarrestabile. L’autore del libro, Misha Glenny, è un esperto infatti di criminalità su scala globale ed ha donato questo titolo allo show per suggerire, aggiungendo la parola Mc davanti alla parola Mafia, una vicinanza ad un brand, ad una società che non ha confini geografici, ad un’associazione radicata nella cultura. La serie ha avuto anche un discreto successo, inizialmente era stata concepita come una miniserie, il 2 maggio 2018 però la BBC l’ha rinnovata per una seconda stagione. Raccomandiamo quindi la visione perché si ha davanti un prodotto accurato e soprattutto avvincente.
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