Si respira aria di cambiamento nella serata più magica e scintillante di tutta Hollywood, ovvero nella notte degli Oscar. Già mercoledì il presidente John Bailey e il C.E.O. Dawn Hudson avevano preannunciato tre nuove importanti novità: una serata più breve; un’anticipazione della data per la premiazione; e una nuova categoria.
Ed è con un tweet che l’Academy ufficializza quanto preannunciato:
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Detto fatto! Partendo dalla prossima edizione ci si troverà davanti ad uno show che in effetti sarà più breve, scendendo, dalle canoniche quattro ore, alle tre ore di spettacolo. Anche la data della premiazione cambierà, infatti per l’edizione del 2020 verrà anticipata al 9 febbraio, rispetto a quella del 2019 prevista per il 24 febbraio. Ma più importante è l’ingresso della nuova categoria: il miglior film popolare. Un evento che non avveniva dal 2001, quando venne inserita il premio per il miglior film di animazione, dove il primo a trionfare fu Shrek.
Quello fatto dagli Oscar è un vero e proprio passo in avanti. L’Academy così facendo, infatti, si apre a quelle categorie di film campioni di incasso, in grado di muovere una grande mole di pubblico, ma che spesso non vanno incontro al gusto di quest’ultima. Il miglior film popolare dovrebbe essere la risposta alle forti accuse mosse, contro un’istituzione che, a molti, sembrava si fosse allontanata da una cultura più popolare. Nulla però viene chiarito in merito a come dovrebbero avvenire le nomination e per quali categorie di film sia rivolto questo nuovo premio.
Ad esultare più di tutti è la Disney, poiché, sebbene non scritto, sembrerebbe che dietro la nascita di questa nuova categoria ci sarebbe l’imponente successo di Black Panther. Film che, oltretutto, sarebbe uno dei candidati più papabili alla vittoria della nuova statuetta. Una bella soddisfazione per la Disney che non ha mai nascosto l’intenzione di creare opere che, oltre ad un’approvazione dal punto di vista tecnico, possano essere consacrate come miglior film dell’anno.
Questa è la seconda volta che l’Academy si torva a dover rispondere al grande successo di un film tratto dai fumetti. La prima volta fu dieci anni fa, con il grande successo de Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan. Il film, con il disappunto del pubblico, non venne nominato all’interno della cinquina per l’Oscar al miglior film dell’anno. Non bastò a calmare gli animi l’assegnazione postuma della statuetta al Jocker di Heath Ledger per il miglior costume. E, in una mossa che doveva rispondere alle pesanti critiche, l’Academy decise di ampliare la nomination da 5 a 10 film, dando così la possibilità di entrare nelle nomination a pellicole che altrimenti verrebbero scartate.
I due motivi dietro alle novità introdotte dall’Academy e dal suo presidente John Bailey sono il cambiamento dei gusti e la necessità di venire incontro agli spettatori. Ma Basterà una nuova categoria a riavvicinare la sfarzosa notte degli Oscar al grande pubblico? Vedremo.
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