Ricchi, pazzi e conservatori: Rachel in un mondo che non l’accetta

Poche risate, molte riflessioni, in una commedia brillante ma poco originale.

crazy & rich
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Dalla carta scritta da Kevin Kwan, Crazy Rich Asian, alla videocamera di Jon Chu, semplicemente Crazy & Rich. Da film d’azione come G.I. Joe e (volendo) Now You See Me 2, torna alla commedia. Ma senza i ballerini dei sempre suoi Step Up. Una commedia brillante con pochi equivoci e molta invidia, generata da un perbenismo conservatore e da una mentalità borghese che lascia ben poco all’immaginazione. Uno scontro tra due culture, quella degli instancabili lavoratori asiatici e quella a stelle e strisce dove i propri sogni sono sempre percorribili. Aspirazioni personali, autogestione ed emancipazione contro il mantenere viva una tradizione familiare in cui ognuno ha un suo ruolo preimpostato dalla società.

A tutto questo va necessariamente aggiunta Rachel Chu, cino-americana orfana di padre, che attraverso il sudore della sua fronte è riuscita a diventare una giovane professoressa di economia in un college americano. La povera Rachel viene quindi scaraventata in un batter d’occhio dentro una realtà diametralmente opposta. Una realtà Crazy & Rich per l’appunto. Molto Rich e poco Crazy, se consideriamo l’accezione letterale del termine. Il suo fidanzato Nick appartiene ad una famiglia “al pari dei reali” di Singapore, tanto sono ricchi. E quindi, per forza di cose, moralisti un velo ipocriti e benpensanti. La scusa del matrimonio del migliore amico di Nick è perfetta per far conoscere ai suoi genitori la sua ragazza, con la quale Nick ha intenzioni più che serie. Ma l’oppressione della ricchezza sarà per Rachel una prova quasi insuperabile.

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crazy & rich

Troppi occhi invidiosi addosso da parte di persone arriviste che la ritengono arrivista. O “gold digger” come l’apostrofano grazie all’aiuto di rossetti e sangue di un pesce morto che le fanno trovare comodamente sul suo letto di hotel durante un addio al nubilato. E poi ci sono quegli occhi sprezzanti della madre di Nick, invidiosa e frustrata, che vede in Rachel una valvola di sfogo per poter dare ciò che lei stessa prese dalla suocera.

Un circolo vizioso dal quale la pover Rachel trova ossigeno grazie alla sua amica Peik Lin, una Awkwafina che si toglie gli abiti da ladra di Ocean’s 8. Ma l’amore è più forte di ogni altra cosa in questa commedia che pecca di originalità per molti aspetti. La storia è molto prevedibile seppur con qualche spunto molto buono, come nell’inevitabile scontro finale tra Rachel e la futura suocera. Una conversazione che si conclude con una frase ad effetto molto valida.

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crazy & rich

Viceversa, meno valida è la storia parallela tra la cugina stilista di Nick, Astrid, ed il marito fedifrago. Sebbene ci sia dietro qualche intento narrativo, sembra più una inutile diluizione in un film che ha già di per sé un taglio prettamente televisivo. Perchè in fin dei conti, è proprio a questa tipologia di pubblico che Crazy & Rich guarda. Mantenendo una narrazione iniziale tipica dei libri al femminile come I Love Shopping, il film mostra evidenti limiti contenutistici soprattutto nella sua originalità. C’è l’esaltazione del sogno americano rispetto al conservatorismo forzato orientale, c’è anche in minima parte lo scontro tra culture ma ben poco approfondito, all’opposto dell’analogo Il Mio Grosso Grasso Matrimonio Greco. E le gag non sono sicuramente all’altezza dell’atrettanto analogo Il Matrimonio Del Mio Migliore Amico, nonostante la presenza di Ken Jeong, il Mr. Chao di Una Notte da Leoni.

Gli (o forse più “Le”) amanti di questo genere di commedia troveranno ampia soddisfazione con questo Crazy & Rich, che nonostante le molte ovvietà narrative riesce quantomeno ad impressionare visivamente per le impressionanti e labirintiche magioni oltre che per i ritmi tutto sommato ben gestiti e cadenzati.