Tutti i film di Christopher Nolan dal peggiore al migliore

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7) Interstellar  (2014)

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Interstellar è un ottimo film d’intrattenimento, dall’ottimo comparto tecnico, che, probabilmente, trova i suoi difetti maggiori in una sceneggiatura fortemente inclinata verso la Favola. Nonostante alcuni difetti, Interstellar riesce comunque a coinvolgere il pubblico di riferimento, immergendolo in un costrutto narrativo interessante ed avvincente.

Una storia tesa ed universale, che ne mette in risalto una più intima ed umana. Una sorta di lente d’ingrandimento sulle emozioni più genuine e sincere che siamo in grado di provare.

Un film che, nonostante il marasma di critiche contrastanti che ha avuto attorno, riesce comunque a farsi valere nel suo genere d’appartenenza, regalando al grande pubblico scene memorabili come quella del Wormhole e la ricostruzione del buco nero chiamato Gargantua –lodata anche dalla comunità scientifica– sempre in grado di affascinare ed ammaliare per la sua potenza visiva.

La colonna sonora di Hans Zimmer, inoltre, si rivela perfetta per le scene mostrate, donando la giusta enfasi alle situazioni e ai vari eventi presenti nel film.

Tra la filmografia del regista, Interstellar spicca per il suo sentimentalismo, una caratteristica indubbiamente atipica, dal momento che Nolan in passato preferì sempre raccontare le sue storie con un piglio freddo e distaccato.

Interstellar, in conclusione, sarà sempre un film che dividerà il pubblico. Si potrà storcere sempre il naso verso il suo stile favolistico oppure apprezzarne il comparto tecnico e la visione scientifica.

Si potranno criticare le inesattezze scientifiche sparse lungo il film oppure amarne la dolcezza di fondo, fatto sta che è un film che non lascia indifferenti, e resta, comunque, uno dei lavori più amati all’interno della filmografia di Christopher Nolan.

Proprio per la sua capacità di dividere il pubblico, abbiamo voluto porre Interstellar nella posizione “spartiacque” della nostra classifica.

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A cura di Davide Roveda e Luca Varriale

 6) Il Cavaliere Oscuro (2008)

film di Christopher Nolan

The Dark Knight è il secondo film del regista britannico dedicato all’uomo pipistrello, supereroe di punta dell’universo DC. Dopo un primo capitolo per rinnovare un brand cinematografico colato a picco alla fine degli anni ’90, Nolan gira uno dei suoi film più conosciuti ed amati dal grande pubblico.

Ispirato a Il lungo Halloween di Jeph Loeb ed al capolavoro The Killing Joke di Alan Moore, The Dark Knight ci riporta in una Gotham ossessionata dal criminale che si fa chiamare Joker. Nessuno ne conosce l’identità e lui sembra agire in maniera impulsiva, generando un senso di caos attorno a sé ed alla città.

Punto di forza del film, così come del fumetto del maestro Moore, è quello di riflettere sul rapporto tra il giustiziere ed il cattivo di turno (in questo caso quelle che è diventato il principale antagonista).

Batman non esisterebbe senza super criminali da combattere, così come Joker sembra così ossessionato dall’uomo pipistrello da non poterne fare a meno. Guardia e ladro non sono altro che due parti complementari, seppure opposte.

La regia altamente spettacolare di Nolan si è potuta avvalere per prima della tecnologia IMAX, diventata oramai uno standard per il britannico. Il film è stato da subito ben recepito da pubblico e critica, determinando un grande successo al botteghino.

A renderlo molto discusso, poi, oltre ad una intensa campagna pubblicitaria, è stata la tragica morte di Heath Ledger, avvenuta poco dopo che le riprese fossero terminate. La straordinaria interpretazione dell’attore autraliano gli è valsa l’Oscar postumo alla migliore attore non protagonista.

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A cura di Fabio Menel

5) Dunkirk (2017)

film di Christopher Nolan

Dunkirk non ha certo bisogno di presentazioni, la storia raccontata dal film è ormai ben nota. Una delle opere più acclamate dal pubblico e dalla critica, a ragion veduta.

Con Dunkirk, Christopher Nolan scrive un nuovo capitolo della storia del cinema, portando l’evoluzione dello spettacolo cinematografico ad un livello successivo. L’interazione che lo spettatore intrattiene con le immagini proiettate sullo schermo permette un’identificazione nuova.

Il pubblico si ritrova ad empatizzare con i personaggi ad un livello sensoriale, oltre che emotivo. Avendo l’impressione di essere, non catapultato sul campo di battaglia ma il contrario, ovvero di ritrovarsi invischiato in un conflitto che improvvisamente si svolge tutto attorno a lui.

Questo effetto è dovuto alle caratteristiche tecniche del film stesso, nello specifico sonore. L’intera colonna sonora, in sala, è resa in modo tale da avere la sensazione che l’azione stia avendo luogo realmente intorno allo spettatore inerme.

Nolan compie un grande lavoro di identificazione dello spettatore con lo spettacolo, inducendo il rapporto ad un livello sensoriale e percettive.

Il film di Nolan va oltre, costruendosi su 3 strati narrativi, con 3 diverse linee temporali che convergono fino a coincidere. Mostrando da altrettanti punti di vista il processo di evacuazione delle truppe inglesi da Dunkirk.

Ma lo fa mettendo da parte quel bieco patriottismo, che contraddistingue il cinema di guerra. Ponendosi in maniera simile ad un horror, aleggiando sull’intera opera la presenza di un nemico invisibile.

Rendendo l’esperienza filmica più palpitante e angosciante. Dunkirk è un’esperienza cinematografica profonda.

a cura di Aurelio Fattorusso