5 episodi macabri che hanno sconvolto Hollywood

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Il mago di Oz e la scena del nano impiccato

Il Mago di Oz
I protagonisti del Mago di Oz

Indiscussa pietra miliare del cinema, la pellicola diretta da Victor Fleming è stata caratterizzata, nella sua realizzazione, da alcuni fatti inquietanti. Fra questi riveste un ruolo primario la così detta scena del nano impiccato.

Infatti stando a una leggenda metropolitana, da molti sostenuta durante gli anni, uno dei nani che interpretavano i Mastichini, si sarebbe impiccato durante le riprese. In una scena in cui Dorothy, lo spaventapasseri e l’uomo di latta proseguono il loro viaggio, si vedrebbe il nano in questione sullo sfondo, appeso a una corda fra gli alberi.

Il nano si sarebbe impiccato per protestare, a costo della propria vita, contro le condizioni di lavoro sul set. La produzione del film, temendo lo scandalo e le eventuali ripercussioni mediatiche, avrebbe soffocato la vicenda.

Infatti nella pellicola restaurata si vede chiaramente che quello che sembrava un nano impiccatosi, è in realtà un grande uccello che apre le ali. Rimane però il mistero e l’ipotesi che l’animale sia stato successivamente inserito, proprio per celare le tracce del raccapricciante evento.

Il fatale incidente di James Dean 

James Dean
James Dean, icona del cinema hollywoodiano

Più che macabra, la morte di James Dean colpisce per gli “scherzi” che, spesso e volentieri, la sorte si diverte a tirare. E colpisce perché in questo caso, la vittima fu una vera e propria icona del divismo hollywoodiano, divenuto simbolo di una generazione con Gioventù bruciata. 

Il 30 Settembre del 1955 Dean e il suo meccanico partirono per una gara automobilistica a Salinas, in California. James avrebbe dovuto posizionare la sua Porsche 550 Spyder a Salinas, ma all’ultimo decise di guidarla per prendere familiarità con essa.

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Nel tragitto verso la gara, Dean fu multato per eccesso di velocità, guidando ad una velocità di 105 km/h, in una zona in cui il limite consentito era di 89.

Dopo una breve sosta, James ripartì e mentre guidava sulla U.S Route 466, una Ford Custom Tudor, guidata da Donald Gene Turnupseed, voltò a sinistra attraversando la corsia di Dean.

Le due auto si scontrarono frontalmente e l’impatto fu fatale per James, che poco prima aveva detto all’amico a bordo: Quel ragazzo dovrà pur fermarsi… Ci vedrà!”. 

Come se non bastassero le fatalità già raccontate, a queste si aggiunge il fatto che la Porsche 550 Spyder sia ritenuta un’auto maledetta. Infatti le persone a cui sono stati venduti i pezzi sopravvissuti, sono state coinvolte in gravi incidenti.

La strage di Bel Air

Polanski e Tate
Sharon Tate e Roman Polanski

Il primo posto in questa particolare classifica non può che essere riservato alla vicenda che, per la lucida brutalità del suo ideatore, è passata alla storia come una delle più efferate tragedie mai avvenute.

Stiamo parlando di Charles Manson e della Strage di Bel Air, la cui epoca sarà raccontata da Quentin Tarantino in Once Upon a Time in Hollywood

Era il 9 Agosto del 1969 e Sharon Tate, moglie di Roman Polanski, trascorreva una serata fra amici nella sua casa al 10050 di Cielo Drive, una villa sulle colline di Los Angeles. La villa, tuttavia, non era di proprietà di Polanski e signora, ma apparteneva a Terry Melcher, famoso produttore musicale.

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In tempi non sospetti, Melcher aveva contattato Charles Manson poiché colpito da alcune sue canzoni. L’interesse iniziale si era poi risolto in un nulla di fatto e nel rifiuto da parte di Melcher di scritturare Manson con la Columbia Pictures.

Fu così che la casa di Melcher, affittata in quel periodo a Roman Polanski e Sharon Tate, divenne per Manson emblema del suo fallimento e oggetto d’odio.

Lo spietato serial killer ordì un vero e proprio massacro. Charles Watson, Susan Atkins, Patricia Krenwinkel e Linda Kasabian furono gli esecutori materiali del folle piano di Manson.

Le belve della setta The Family fecero irruzione al 10050 di Cielo Drive e uccisero barbaramente tutti i presenti, lasciando per ultima Sharon Tate, incinta di 8 mesi.

Le due scritte realizzate col sangue e lasciate dalla setta furono le parole Pig ed Helter Skelter, entrambi titoli di due canzoni dei Beatles, con le quali Manson voleva annunciare l’avvento del caos e la fine del mondo.