Mission Impossible Fallout, l’Odissea di Ethan Hunt per salvare il mondo
Un sesto capitolo potente ed adrenalinico, secondo solo al primo Mission Impossibile. Con questo Mission Impossible Fallout, la saga dall'inconfondibile motivetto acquisisce una linfa vitale di altissimo livello.
E con questo Mission Impossible Fallout siamo arrivati a quota sei. Sei film che vedono come unico protagonista l’immortale Ethan Hunt, diretto da Christopher McQuarrie, già regista del precedente capitolo Rogue Nation. La scelta di lasciare le redini della saga è senza dubbio funzionale a creare una certa continuity tra i film, legati da un sottile filo conduttore che risponde al nome de Il Sindacato, l’organizzazione terroristica dell’ex agente Solomon Lane. Avrebbe dovuto ucciderlo quando poteva, Ethan, ma non l’ha fatto. Ed ora ci sono conseguenze da pagare. E le conseguenze si chiamano Gli Apostoli, mercenari a piede libero che vogliono proseguire con il sogno distruttivo di Lane e guidati da una vera e propria ombra.
Nessuno conosce il volto di John Lark, nessuno ha una minima idea di chi sia o da dove provenga. Questi terroristi però rispondono a lui. E per stanarlo prima che sia troppo tardi, la CIA constringe Ethan a collaborare con Walker, un baffuto Henry Cavill che si sveste della tuta di Superman per entrare nella più umana CIA, accantonando la JLA. Non ci sono buoni rapporti tra il famigerato IMF e la CIA. E tutta la situazione si complica quando subentra anche l’MI6 con Ilsa. Uno scambio costante di identità ed una talpa da scovare, nella miglior tradizione targata Mission Impossible.
Mission Impossible Fallout si presenta come una sintesi avventurosa che vuole andare oltre gli schemi pur rimanendo ancorato alla tradizione del genere che abbraccia. Si crogiola nello stereotipo narrativo, con le sue esagerazioni e le sue incoerenze, ma entra nei binari dell’epica attraverso un viaggio tanto fisico quanto metaforico. Ethan è prigioniero dei suoi incubi durante quei pochi minuti di riposo che si concede tra una nazione e l’altra. Germania, Francia, Inghilterra, India.
Tra un inseguimento motociclistico, adrenalinico come pochi altri, ed un piano sequenza mozzafiato girato sui cieli di Parigi, Mission Impossible Fallout è un film che rasenta la perfezione per il suo genere. E non è un’esagerazione definirlo tra i migliori della saga. Più precisamente, è secondo solamente al primo targato DePalma. McQuarrie mette moltissima carne al fuoco ma l’intreccio si scioglie senza remore e con uno stile senza eguali. La chiarezza e la definizione dei combattimenti e degli inseguimenti è un valore aggiunto fonamentale se andiamo a considerare il genere action.