Analizzare i testi dei tormentoni estivi è molto più divertente che ascoltarli!
Il vocabolario Treccani alla voce tormentone dice “Preoccupazione, fastidio, rovello che costituisce un continuo tormento; in particolare, nel linguaggio teatrale, battuta ripetuta in modo ossessivo, con effetto comico.”
Per quanto riguarda la musica possiamo dire che ritroviamo la ripetizione ossessiva, visto che il tormentone estivo si sente in ogni luogo per tre mesi e anche più. Se però ci soffermiamo sul significato delle liriche possiamo ritrovare anche l’effetto comico, seppur spesso e volentieri si tratti di comicità non consapevole.
Vista la vastità del mondo dei tormentoni estivi, abbiamo deciso di iniziare analizzando in questo articolo due dei brani più popolari.
Senza dubbio, una delle canzoni più trasmesse dalle radio italiane nell’estate 2018 è il singolo della cantante Baby K intitolato Da zero a cento.
“Ho perso il conto di quanti viaggi ti fai
Quanti chilometri senza partire mai
Io cerco il mare mentre tu cerchi il Wi-Fi”
Sì viaggiare, ma no, non ci sono Battisti e Mogol. Parliamo del tema del viaggio e Baby K ci specifica fin da subito che lei preferisce cercare il mare piuttosto che una banale connessione senza fili.
“Gli ultimi posti in aereo
Palme che toccano il cielo
Foto con hashtag Io c’ero
Ándale ándale”
Eccoci dunque catapultati sui sedili di un aereo. Baby K ci porta direttamente in spiaggia con palme giganti e i giovani dell’Esercito del selfie pronti a pubblicare, Wi-Fi permettendo, foto con #iocero. A completare il tutto un Ándale ándale degno del miglior Speedy Gonzales.
Lo scenario caraibico, che ci ricorda l’intramontabile tormentone di Luisa Colombo e il suo mare forza nove, diventa protagonista della seconda strofa. Il brano vuole poi stupirci con una serie originalissima di rime: mattino, cappuccino e, per concludere, lettino. D’estate un po’ di spagnolo non guasta mai, ma Baby K avvisa il suo “papito” che non mastica il castigliano.
“Altro festino, cervello nel frigo
Quanto sei figo capisci che dico
Sarai il tattoo di cui mi pentirò”
In questi tre versi si raggiunge probabilmente l’apice della poesia contemporanea. Con la calura estiva è meglio mettere il cervello in un frigorifero per dargli un po’ di refrigerio, per poi dedicarsi alla ricerca di un partner. Ecco dunque, senza troppi giri di parole, la dichiarazione romantica. Il figo sarà come un tatuaggio di cui Baby K si pentirà, un po’ come la celebre farfalla sul fondoschiena di Ted Mosby in HIMYM.
Un altro tormentone che merita la nostra attenzione in questa estate 2018 è il singolo Felicità puttana, di Tommaso Paradiso e i suoi indie non-indie Thegiornalisti.
“Il cartello di Cali è un bordello
Meglio il traffico delle vacanze
Quelle code infinite di macchine
Che si vedono al telegiornale”
Tommy smette di guardare Narcos e le avventure di Pablo e compagni perché preferisce un sabato pomeriggio da bollino nero sull’autostrada Adriatica. Le ha viste a Studio Aperto quelle code infinite di auto con gente sudata e irritata e ha deciso che i Thegiornalisti non possono mancare.
Un vocale Whatsapp di dieci minuti farebbe arrabbiare anche un santo, ma la notizia che il buon Tommy deve comunicare è troppo importante e non può aspettare: è molto felice. Ma questa felicità estiva è un po’ puttana e dura un minuto, quindi esattamente un decimo del tempo che ci si mette per fare il vocale. La botta in testa che ci dà è però indimenticabile.
“Ma che bello sudare d’estate
Ai matrimoni, all’ufficio postale
Alla festa del santo patrono
Quando il volante non si può toccare”
Qualche anno fa i Thegiornalisti ci cantavano la Fine dell’estate e la sua malinconia, che è tutta colpa tua. Oggi ci raccontano quel che c’è prima, come un prequel in versione musicale. Il sudore è quel che caratterizza più di ogni altra cosa l’estate dei Thegiornalisti, sudano ovunque, ai matrimoni, alle poste e alle feste di paese, ma non si può scappare perché il volante della macchina è rovente.