Il cantautore irlandese torna nel belpaese per il tour ”wood water wind” che vede protagonista ltalia e Spagna
Un pianoforte a coda, due chitarre ed un tavolino con una bottiglia di vino. La scenografia del concerto di Damien Rice al Belvedere di San Leucio sembra più un soggiorno di casa che un palco su cui esibirsi. L’assoluta semplicità con cui il palco si presenta e come si pone lo stesso Rice risaltano l’aspetto da sempre costante nelle sue esibizioni live: ridurre il più possibile la distanza tra lui e il pubblico. Le canzoni presenti e ben conosciute nel repertorio poco si avvicinano alla personalità mostrata dal cantautore: sul palco scherza, impreca quando si dimentica le parole, racconta aneddoti riguardanti l’Italia, come se si trovasse di fronte ad un gruppo di vecchi amici che ha invitato proprio nel soggiorno di casa.
Il concerto si divide tra grandi classici richiesti a gran voce dal pubblico (è abitudine farlo durante i suoi concerti, in quanto non prepara mai una scaletta), canzoni inedite e anche giovani artisti napoletani come ospiti. Uno di questi, Massimo De Vita del duo napoletano Blindur, il quale non è nuovo ai fan partenopei di Rice in quanto presente come opening act proprio al suo ultimo concerto a Napoli. Il cantautore irlandese inoltre non nasconde che oramai il capoluogo campano sia diventato una seconda casa per lui.