La possibile acquisizione della 21th Century Fox da parte della Walt Disney Company spaventa gli economisti: “Sarà monopolio sul 40% del box office”
La probabile, imminente fusione Disney – Fox (più precisamente, l’acquisizione della 21th Century Fox da parte del colosso di Burbank) è una delle questioni che da diversi mesi sta più tenendo banco nell’ambiente. Il motivo è logico: l’atteggiamento predatorio assunto dalla Walt Disney Company negli ultimi anni aveva già portato all’acquisto di proprietà intellettuali e case di produzione dal valore incommensurabile. Dalla Pixar nel 2006 (7.4 miliardi di dollari) alla Marvel Entertainment nel 2009 (4 miliardi) fino alla Lucasfilm del 2012 (2.2 miliardi), il processo di acquisizione sembra inarrestabile. I dati succitati sembrano però solo un riscaldamento rispetto al colpo in canna: per assimilare il mastodonte della Fox (respingendo la concorrenza della Comcast), la Disney avrebbe messo insieme attraverso leve finanziarie una cifra attorno ai 71.3 miliardi di dollari. Una sorta di punto di non ritorno.
La questione del monopolio che l’operazione Disney – Fox porrebbe nelle mani del gigante californiano non può ovviamente passare inosservata. Se ne è occupata in settimana con un approfondimento il canale CNN. “La Disney controllerà una parte così grossa del mercato, che potrà a quel momento ottenere leve finanziarie in ogni punto della catena distributiva“, ha spiegato l’esperto Barton Crockett riferendosi alla strategia di acquisizione a lungo termine (basata sul sistema del rapporto di indebitamento) . “E’ ciò che succede quando un unico studio, in questo caso la Disney, ottiene un successo sproporzionato attraverso il raddoppio studiato dei propri investimenti in uscita. Gli altri studios dovranno per forza accodarsi e seguire le sue orme per continuare a fare film.“
Crockett ha poi provato ad immaginare gli sviluppi futuri nel caso di trovato accordo tra Disney e Fox. I californiani arriverebbero in non molto tempo ad essere l’unica grande padrona dell’intera industria produttiva e distributiva americana: “Se continueranno ad aumentare la propria quota del domestic box office, è inevitabile aspettarsi che negli anni otterranno ancora nuova leverage, acquisendo ulteriore controllo su questi introiti,” è stato spiegato. “Questo arriverebbe a trasformare la Walt Disney Company in una sorta di Walmart di Hollywood”.
L’accordo Disney – Fox, secondo le stime, porterebbe la quota delle entrate relative al box office statunitense e canadese vicina al 40%. Ciò che resterebbe a Universal e Warner, oltre ovviamente alla miriade di case minori, sarebbero poco più che spiccioli. Condizione ideale per predisporre alla scalata di cui si vocifera. C’è comunque chi festeggia: la fusione del franchise degli X-Men con quello degli Avengers è ormai vicina. Aspettando, perché no, quella con Avatar.