Parlare di “sforbiciata” (termine utilizzato nel gergo per indicare i tagli durante il montaggio) in relazione a Full Metal Jacket non è del tutto corretto.
Non a caso, questo fu il primo film in cui Kubrick utilizzò un computer per ultimare il montaggio finale invece che il vecchio metodo “analogico”. Il film è pieno di curiosità che vanno dai provini iniziali fino alla magistrale improvvisazione del Sergente Maggiore Hartman. Tuttavia, andando a scavare, sono state scoperte tre scene chiave che furono escluse dall’editing per i motivi più disparati. Vediamo insieme quali sono.
In primo luogo, fu cancellata una scena in cui un gruppo di Marines giocava a calcio. Pratica ludica decisamente innocente ma solo all’apparenza.
Già , perchè invece che un comune pallone, i suddetti Marines usavano la testa di un nemico, accuratamente tagliata e profanata per puro divertimento.
Inutile esplicare i motivi che portarono Kubrick a questa “autocensura”.
Da queste pratiche sadiche e brutali, si passa invece ad altre due scene, slegate tra loro ma accomunate da una “troppa tenerezza” che avrebbe snaturato la crudezza di Full Metal Jacket. Un film che, è bene ricordare, mostra la guerra dal lato umano, esaltando la trasformazione di esseri umani in semplici automi da guerra, spietati assassini inseriti in un contesto dove non ci sono vinti o vincitori. Ma solo morte e inumanità .
Come dichiarò l’attore Ronald Lee Ermey, ad un certo punto uscì completamente dal personaggio ed espresse calorosamente tutto il suo orgoglio verso le reclute che avevano completato il loro addestramento. Suona strano a dir poco vedere un personaggio brutale come Hartman complimentarsi con le sue reclute, soprattutto alla luce del fatto che Kubrick stesso volle fortemente troncare ogni forma di possibile empatia che sarebbe potuta venire a crearsi tra gli attori.
Non a caso, Kubrick divise sin dal principio Ermey da tutti gli altri attori, proprio per aumentare la credibilità del suo essere brutale e spietato nei confronti delle nuove reclute.