Il regista Carlo Vanzina si è spento a Roma, all’età di 67 anni dopo una lunga carriera di successo portata avanti insieme al fratello Enrico
Il regista, figlio dell’immenso Steno, aveva portato alla ribalta attori come Massimo Ghini e riconosciuto la bravura interpretativa di Christian De Sica. Il ruolo di regista che lo ha reso famoso non era un ruolo che voleva portare avanti, lui voleva fare il critico cinematografico. Fin da piccolo iniziò a compilare un piccolo libro nel quale annotava le recensioni dei film che vedeva, utilizzando il sistema “a stelle” per i voti nonostante ancora non fosse in uso.
“Mio padre mi portò da Monicelli che era un suo grande amico e col quale aveva lavorato tanto insieme. All’inizio mi trattò malissimo, non voleva certo che mi sentissi privilegiato in quanto figlio di Steno”
Il regista aveva iniziato la sua carriera cinematografica vicino a Mario Monicelli, partecipando alle riprese di film come Brancaleone alle Crociate, oppure Romanzo Popolare. Il regista de Il Marchese del Grillo fu suo mentore, trattandolo in maniera cattivissima per formargli il carattere. Vanzina è andato avanti nella scalata cinematografica, fino ad arrivare al suo primo grande successo Sapore di Mare del 1983. Il film, incentrato sulle vacanze degli italiani al mare, ebbe un successo clamoroso tanto che decise di farne uno questa volta sulle vacanze invernali dal titolo Vacanze di Natale. Il successo di questa tipologia di film fece arrivare i fratelli Carlo ed Enrico alla ribalta, nonostante la critica definisse i film “cinepanettoni”, termine da sempre rifiutato dai Vanzina. L’ultimo film di Carlo è del 2017 dal titolo Caccia al Tesoro.