Musica e film – 1997: Fuga da New York

Fuga da New York
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John Carpenter: compositore, oltre che regista.

Chi conosce John Carpenter, sa bene che il regista di film di culto come 1997: Fuga da New York, La cosa (The Thing, 1982) o Halloween (1978), non è solo regista ma anche compositore. Il supercult post-apocalittico con Kurt Russell non fa eccezione. John Carpenter è autore unico della colonna sonora.

Fin dai titoli di testa, le musiche di Fuga da New York assumono un’importanza notevole nella caratterizzazione dell’atmosfera del film. L’utilizzo di sonorità contemporanee e sintetiche è particolarmente azzeccato, per descrivere un mondo come quello della New York distrutta e criminale nella quale si svolgono gli eventi del film.

Evidente è l’influenza del synthpop contemporaneo, con accenti alla Gary Numan, ma anche l’ovvia ripresa dello stile dei Kraftwerk. Le tastiere e i sintetizzatori disegnano un universo musicale che è, come quello filmico, desolato, buio, spento. Per certi versi senza speranza.

Oltre all’adozione delle contemporanee sonorità new wave, non manca un episodio “alto” che risale musicalmente a molto prima. La Cathédrale engloutie, preludio per piano pubblicato nel 1910 da Claude Debussy, qui ri-arrangiato per tastiere e reintitolato Engulfed Cathedral. Segno che, in quanto a conoscenza musicale, John Carpenter non è certo un principiante.

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Altro particolare interessante, nella colonna sonora, è la collaborazione di Nick Castle alla composizione Everyone’s Coming to New York. Nick Castle è anche il co-autore del film, ed è noto per aver interpretato un ruolo importante in un altro film di Carpenter. Quello di Michael Myers, in Halloween: la notte delle streghe.

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Sono piuttosto rari i casi di registi che decidono di diventare anche compositori nell’ambito della propria opera.

John Carpenter è uno di questi.

Per cui la prossima volta che guardate 1997: Fuga da New York, o un altro film di questo regista, pensate all’anno in cui è stato realizzato. E a quale musica c’era in quel periodo. Ascoltate le composizioni che accompagnano le immagini, e magari sentite la colonna sonora senza vedere il film. Scoprirete tante cose, e ne sarà valsa la pena.

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