“In pittura esistono elementi che valgono per ogni aspetto della vita. Ci sono cose che non possono essere espresse con le parole. È questa la natura della pittura ed è, per quanto mi riguarda, in gran parte anche quella del fare cinema. Ci sono le parole e ci sono le storie, ma ciò che puoi dire con un film non lo puoi esprimere a parole. È proprio qui che sta il bello del linguaggio cinematografico: e ha a che fare col tempo, col concetto di giustapposizione e con tutte le regole della pittura. La pittura è un’arte che si trascina dietro tutte le altre”
Lo stile cinematrogafico surrealista di David Lynch deve molto alla sua smisurata passione per la pittura e per la scultura. Mentre il poliedrico regista di Missoula è noto da sempre per i suoi film, il suo sogno adolescenziale era quello appunto di diventare un pittore. Lynch ha studiato dal 1966 al 67 alla Pennsylvania Academy of the Fine Arts a Philadelphia, e non è un segreto che dai vari corti con i quali ha esordito, fino ai tratti della serie di Twin Peaks (soprattutto con la terza stagione), ma anche dalla maggiorparte dei suoi film, le tematiche centrali si ripetono e si evolvono, allo stesso modo lo si nota con l’uso dei colori, i dettagli degli interni, le sue figure contorte e torturate.
Lynch è ormai considerato a tutti gli effetti “un pittore del cinema”, e nei suoi dipinti allo stesso modo dei film, il tema predominante del regista è quello dell’innocenza intrappolata in un mondo corrotto. I corpi mutilati, teste urlanti, pezzi di carne fluttuanti. Persone imprigionate all’interno di uno spazio. Figure che si sdoppiano e si dividono in più forme. Immagini deviate e tormentate. I tratti sono veloci e sbavati. La vernice trasuda squallidume e crepe. Le immagini sono spesso di una singola figura, come un albero solitario, un cane perduto o una casa fatiscente. Le sue più grandi influenze visive si possono riscontrare in opere di pittori iconici come il surrealista René Magritte, Edward Hopper, ma soprattutto nei dipinti di Francis Bacon.
“Ogni volta che si dipinge o si fa qualcosa partendo da certe nostre idee, a volte è il nostro passato che magicamente le evoca e le colora. E anche se si tratta di idee nuove, è sempre il passato che le colora ”
Qui sotto potete scorrere una serie di immagini che mettono a confronto frame presi dai film e dalla serie di David Lynch, messi a confronto con le opere degli artisti che l’hanno influenzato, ma non solo, anche opere dello stesso Lynch.