Thelma è un film norvegese del 2017, diretto da Joachim Trier e con protagoniste le neo-attrici Eili Harboe e Kaya Wilkins.
il film ci racconta di Thelma, una tranquilla ragazza norvegese trasferitasi ad Oslo per studiare biologia all’università. Proviene da una famiglia cattolica molto credente che si preoccupa costantemente per lei. Thelma fa fatica a conoscere nuove persone e non riesce a farsi degli amici. Quando però ha un attacco epilettico a scuola, nell’aula studio, Anja le viene in soccorso. Anja diventerà un grande punto di riferimento per Thelma, fino a trasformare il rapporto di amicizia in amore. Thelma tuttavia è avulsa alla vita sociale e viene bullizzata e presa di mira, anche a causa della sua educazione molto religiosa. Nel frattempo deve affrontare le sue continue crisi psicogene e la scoperta di avere dei poteri telecinetici di cui la sua famiglia è già a conoscenza.
Un storia già vista, in particola modo in Carrie, di Stephen King.
La famiglia cattolica, il tema del bullismo (che qui è molto lieve), la telecinesi sono tutti rimandi che all’appassionato suoneranno famigliari.
Ne viene fuori un film tuttavia eccezionale, non horror, ma piuttosto psicologico, velato da una vena di thriller che ha fatto sì che il New York Magazine dichiarasse
“Immaginate Carrie girato da Ingmar Bergman“.
Alla sua quarta esperienza cinematografica, Trier dimostra non solo di essere un arguto conoscitore della cinepresa, ma anche un profondo esploratore della psiche umana. Qui la psicologia è protagonista, e i personaggi vengono descritti talmente bene da diventare plastici, reali. Si immerge nella profonda intimità di queste due giovani donne entrambe, seppur diversamente, lacerate da una divisione interna tra esperienze famigliari e sociali.
Il film procede fra sprazzi di tragica realtà e incombenti incubi che assillano Thelma durante il sonno e durante le sue crisi psicogene. Sarà proprio durante questi incubi, magnifici dal punto di vista cinematografico, che Thelma scoprirà i raccapriccianti segreti della sua famiglia e così anche il suo potere.
Un film freddo, in cui si ricalca fortemente lo stile scandinavo, con una Oslo più interessante che mai, e in cui suono, architettura e immagini si uniscono in mix di scene sapientemente dirette. Tra le varie spiccano gli spettacolari piano-sequenza aerei che aprono e chiudono il film sulla piazza dell’università, piena di studenti.
Una scena quasi biblica che vuole sottintendere la piccolezza umana a confronto degli eventi.
Una pellicola di analisi della psiche in cui viene particolarmente analizzata la figura della donna, riportando il film ad un’estrema attualità. Thelma esplora i nostri desideri più profondi, le nostre aspettative e così anche i fallimenti.
Persino nel confronto con i film che avevano già analizzato questo tema Thelma ne esce vincente.
Non c’è da pensare che un accostamento con Carrie sia così fuori luogo, rendendo il film quella storia già trattata più onirica e più attuale al tempo stesso.
Performance eccezionale per la protagonista Eili Harbor, che non ha nemmeno avuto paura di girare delle scene con i serpenti, richiedendo raramente una controfigura e plasmando un personaggio reale più che mai. Anche la coprotagonista Kaya Wilkins, già attrice e modella, sostiene il personaggio di Thelma in modo spettacolare, servendosi soprattutto della mimica facciale vista la scarsità di dialoghi.
Il film sarà nelle sale italiane il 21 Giugno, ecco il trailer: