Triste epilogo, si spera non definitivo, per The Man Who Killed Don Quixote di Terry Gilliam, in un development hell da più di venti anni. Dopo l’iniziale via libera alla proiezione a Cannes, la Corte d’Appello di Parigi ha dato ragione all’ex produttore Paulo Branco levando nei fatti ogni diritto al regista britannico.
Si apre così uno scenario in cui un film già girato, ultimato e presentato al Festival di Cannes (fuori concorso, sempre per faccende legali) non appartiene più a chi l’ha finanziato e a chi l’ha diretto.
La battaglia legale dietro a The Man Who Killed Don Quixote di Terry Gilliam
Nonostante il vecchio produttore, proprietario dell’Alfama Film non abbia finanziato più il film, il contratto firmato dallo stesso Gilliam fa fede ancora oggi, consegnando il film alla sua compagnia.
Per questa ragione il vincitore della causa in appello ha chiesto un risarcimento di 10.000 dollari all’ex Monty Phyton e ha promesso di iniziare una nuova battaglia legale contro la nuova casa di distribuzione, ma anche verso il festival di Cannes stesso per averne permesso la visione.
Intervistato da Screen Daily, Branco ha dichiarato:
“Il film appartiene interamente alla Alfama Films. La pellicola è stata girata illegalmente, è la prima volta che vedo qualcuno che realizza un lungometraggio senza avere alcun diritto di farlo. Penso sia un caso unico al mondo.”
Il film doveva essere distribuito a partire dal 19 Maggio, ma al momento ci rimangono solo le recensioni di quei fortunati che hanno visto il film in anteprima e i trailer ufficiali già pubblicati.