Rick and Morty e l’omaggio a Walter White

Rick and Morty
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Il creatore dello show Rick and Morty, Dan Harmon, parlando ai microfoni della Fast Company, per offrire alcune retrospettive sulla terza stagione, ha affermato di essersi ispirato alla serie televisiva Breaking Bad, di Vince Gilligan, per la realizzazione di un episodio in particolare:

“Credo che sia stato un caso che qualcuno avesse un’idea simile! “E se iniziassimo l’episodio in questo modo, con lui che si trasforma in un sottaceto?“.

La domanda, per quanto assurda e folle anche per uno show come Rick and Morty, successivamente è stata presa in considerazione ed è diventata “Se dicessimo di sì, perché mai dovrebbe farlo?” “Beh, perché semplicemente può farlo!“.

Rick è sempre stato il nemico di sé stesso e un’intera puntata in cui si metteva alla prova, poteva funzionare. Solo successivamente è subentrato il concetto della terapia familiare, perché abbiamo iniziato a chiederci come potevamo continuare a parlare della storia del divorzio della stagione.

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Una grande ispirazione per la trama dell’episodio Pickle Rick è stato Breaking Bad, in particolare modo la puntata in cui il camper si rompe nel deserto, bloccando nel nulla Walter White e Jesse Pinkman.

Rick and Morty

Per me è sempre stato interessante vedere Walter White confrontarsi con problemi simili, invece di assistere a negoziazioni e bluff con commercianti di strada o pericolosi criminali.

Mi ha sinceramente affascinato guardarlo intrappolato nel camper, sul punto di morire, e costretto a ricorrere alle sue conoscenze scientifiche per salvare la sua vita e quella di Jesse.

Questo episodio è stato una grande fonte d’ispirazione per Rick and Morty. Ho pensato che fosse un’ottima idea mettere alla prova Rick, inserendolo in una situazione di pericolo e dove solo la sua grande intelligenza poteva aiutarlo.”

SINOSSI EPISODIO:

Rick si trasforma in un cetriolo, per evitare la seduta di terapia familiare, ordinata dalla scuola. Tuttavia, prima di andarsene con i ragazzi, Beth prende il siero che avrebbe ritrasformato Rick in umano.

Lasciato da solo, a causa di un gatto che lo getta giù dal tavolo, Rick finisce così nelle fogne, dove riesce a manipolare i sistemi nervosi di scarafaggi e ratti, per costruirsi un esoscheletro mobile, con numerose armi incorporate. L’uomo però, per fuggire, si ritrova involontariamente in un’agenzia governativa straniera.

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Due serie televisive di enorme successo e qualità, che collidono in un unico punto, portando in scena un personaggio controverso, intelligente, autodistruttivo alle prese con avventi avversi, causati da lui stesso.

Un processo nato per testare le proprie abilità cognitive e per dimostrare alla propria persona di essere all’altezza delle aspettative prefissate. Tutti i più grandi geni, sia nella finzione che nella realtà, sono passate per questa fase.

Se una volta potevamo assistere alle vicende nichiliste del Dr. Gregory House, oggi invece possiamo goderci le folli avventure dello scienziato Rick Sanchez, nel suo processo autodistruttivo, in quello che è il degno erede di Futurama, di Matt Groening: Rick and Morty!