Quando si parla di Netflix, non possiamo fare a meno di pensare a nomi importanti, come Stranger Things, The End Of The Fucking World o Mindhunter. Ma quali sono le peggiori serie originali Netflix?
Una casa di produzione che ha basato la sua intera esistenza sulla creazione di show originali, espandendo il proprio mercato a livello mondiale. Tuttavia, bisogna ammetterlo: non è tutto oro quello che luccica. Ad essere sinceri, all’interno del catalogo esistono numerosi prodotti che non sempre hanno soddisfatto pubblico e critica. Per accertarci ancora di più di questo fattore, quest’oggi ci avvaleremo di un sito davvero discusso negli ultimi anni, ma che nonostante tutto, rimane ancora oggi uno strumento utilizzato da molti cinefili.
Scopriamo insieme quali sono le peggior serie originali Netflix secondo Rotten Tomatoes:
11. The Ranch
Punteggio: 56%
The Ranchsi potrebbe definire una novità in quanto è riuscita a piazzare, per la prima volta, quattro “Parti” sulla piattaforma. Quando le prime due sono uscite, il cast non ha fatto altro che mettere in mostra tutto il suo enorme talento, regalando un enorme curiosità agli spettatori. Una commedia famigliare, che ancora prima di iniziare viene paragonata a capisaldi del genere, come Modern Family. Sfortunatamente la serie non ci si avvicina neanche. Il problema più grande è dettato dal soggetto, che dopo una scorpacciata di puntate, finisce per non risultare più così interessante. La trama è composta dal personaggio di Ashton Kutcher, che torna a casa dopo una carriera fallita nel mondo del football. Il suo compito è quello di gestire l’attività di allevamento familiare con il fratello maggiore Jameson ‘Rooster’ (Masterson) e il loro padre Beau (Elliott). E che lo vogliate o no questo è tutto. A parte le continue battute, non esiste uno sviluppo di trama che permette di continuare la visione. Un vero peccato.
Sebbene avesse dalla sua parte tematiche interessanti ed affascinanti, come la droga, la politica e l’inganno, Marseilleera destinata a durare solo una stagione, nonostante il formidabile ruolo di Gérard Depardieu. Un singolo colpo di scena avrebbe sicuramente giovato, specialmente in una storia come questa, ma qui le svolte narrative sono addirittura troppe, riducendo il tutto a uno spettacolo forzato e a tratti ridicolo. La regia e la fotografia sono davvero ottime, ma vengono rovinate da un eccessivo uso del rallenty e da altri elementi che a lunga andare annoiano tremendamente lo spettatore. Un soggetto potentissimo, sprecato nel peggiore dei modi.
9. Neo Yokio
Punteggio: 36%
Perché non dobbiamo dimenticare che Netflix è famosa anche per il suo mercato orientale, fatto di prodotti che non sempre lasciano il segno in positivo. Ne è un esempio Neo Yokio, anime scritto da Ezra Koenig e prodotto a metà tra stati uniti e giappone. La storia è ambientata in una versione alternativa di New York, chiamata appunta Neo Yokio. Kaz è un esorcizzatore che lotta contro i demoni sopravvissuti della città. Una storia che punta alla complessità tentando la carta dell’animazione, costruendo personaggi che sanno di già visto e momenti che dovrebbero risultare intensi, ma non che lasciano il minimo segno. Le voci di Jaden Smith, Jude Law e Susan Sarandon non sono servite a dargli quel fascino che finisce per appagare la critica. Quindi riprovaci Koenig, la prossima volta potresti essere molto più fortunato.