6. Any Other
Il giovanissimo gruppo degli Any Other, già molto apprezzati nella scena folk rock nostrana, è stato un altro dei nomi italiani all’interno della line-up del Primavera.
Il Primavera Sound 2018 è giunto al termine, ma non i nostri consigli musicali! Ecco la top 10 degli artisti del weekend più amati dalla Scimmia: scopriteli con noi.
Il giovanissimo gruppo degli Any Other, già molto apprezzati nella scena folk rock nostrana, è stato un altro dei nomi italiani all’interno della line-up del Primavera.
Tutto nasce nel 2014, dalla studentessa di filosofia Adele Nigro (già conosciuta per il gruppo Lovecats), Erica e Marco.
Il successo è arrivato con il loro primo album del 2016, Silently. Quietly. Going Away, e portato avanti con dei live molto intimi organizzati all’interno di case “segrete”, di cui indirizzo veniva comunicato solo pochi giorni prima.
Silently. Quietly. Going Awayè è l’intro perfetta per entrare in un mondo di chitarre e piccola poesia,e in un indierock cantato con la sfacciata sicurezza dei vent’anni.
La voce di Adele dipinge storie dalle tonalità più disparate, da distacchi difficili (Gladly Farewell), a paesaggi immaginifici suscitati dallo studio della poesia di Coleridge (Blue Moon), con talento, sensibilità ed una grande solidità per la sua giovane età.
Audaci.
Rhye è un progetto musicale R&B del cantante canadese Mike Milosh, una delle voci più androgine del panorama internazionale.
Cinque anni fa Woman, l’esordio dei Rhye, aveva affascinato il mondo intero con i suoi suoni anni ’80, atmosfere eleganti e dream pop. Ai tempi, dietro ai Rhye c’erano il danese Rob Hannibal e Milosh, vero leader del progetto.
Dopo un lungo tour e l’allontanamento di Hannibal per divergenze artistiche, nel febbraio 2018 è uscito Blood; un disco di fatto di Milosh che, pur mantenendo una continuità con i suoni del precedente, ha le sue peculiarità.
Tra suoni dark, altri ritmici e testi che alternano lussuria e abbandono, Rhye vanta un incredibile falsetto e impreziosisce le canzoni con una sensualità delicata e un’audace vulnerabilità.
Lasciatevi sedurre.
Ci sono artisti con una traiettoria così ampia che a volte non sia da dove cominciare per riassumerla dal principio. Il travolgente Kieran Hebden, originario di Londra, è uno di questi artisti.
Con lo speudonimo di Four Tet, Kieran ha prodotto musica per quasi vent’anni, e ha una dozzina di album dietro di sé insieme a un flusso di single, mix, collaborazioni ed esperimenti di ogni tipo.
Four Tet è un riferimento imprescindibile dell’elettronica degli ultimi anni: ambito (ha collaborato con Burial e Thom Yorke), coraggioso (ha prodotto Omar Souleyman e ha lavorato con il batterista jazz Steve Reid) e senza complessi (ha anche remixato Sia, Lana del Rey e Black Sabbath).
New Energy, il suo ultimo album, è la miglior introduzione all’universo musicale di Four Tet: delicatezza, esotismo, trance, sperimentazione, ambient… Nirvana.
Rakim Mayers, noto come A$AP Rocky, è un rapper, modello e produttore discografico statunitense proveniente da New York.
Come nei migliori film d’azione, la sua musica è puro intrattenimento: scarica di adrenalina, atmosfere spettacolari, tensione saggiamente rallentata o accelerata, digressioni sentimentali, spazi per la riflessione… Una festa di idee e risultati sonori alla portata di un artista consapevole di essere sulla strada giusta.
Classe 1995, proveniente anche lui da Londra, è il futuro dell’alterative/indie.
Tom Misch è il genere di artista che fa sì la persona incaricata di mettere etichette stilistiche su riviste, negozi di dischi e servizi di streaming si arrenda e finisca per scrivere una sola nota: “Guarda, ascoltala, perché comunque ti piacerà“.
Polistrumentista di formazione classica, Misch ha una voce che molti cantanti soul vorrebbero e ha creato un suono unico che fonde, tra gli altri jazz, elettronica, e hip-hop.
La speranza nelle nuove generazioni.