Nome: Simon Williamson
Nickname: Sick Boy
Film: Trainspotting
Residenza: Edimburgo
Professione: Spacciatore, pappone
Frasi Celebri: “Say something Mark. F**king say something, huh?”
In pochi sanno, che il titolo si riferisce ad un preciso episodio dove Mark e Begbie vengono avvicinati da un vecchio barbone mentre stanno urinando nell’ormai dismessa stazione centrale di Leith. Quest’uomo chiede loro se stanno facendo del “trainspotting”, ossia se, per ingannare il tempo, osservassero i treni in arrivo ed in partenza dalla stazione. Mark rimase interdetto perché Begbie non rispose in malo modo né malmenò il barbone, come ci si potesse aspettare, e anzi, sembrò addirittura in imbarazzo. Solo mentre si allontanarono, si renderà conto che l’ubriacone era il padre dell’amico.
Il gruppo di amici storici è formato da Mark Renton, Spud, Tommy e Begbie; tutti ragazzi che Sick Boy reputa zotici, sessualmente inattivi e inferiori a lui in tutto e per tutto. Egli è il più furbo e opportunista della compagnia, essendo disposto a fare qualsiasi cosa pur di racimolare qualche soldo in più; anche mettere in dubbio la propria amicizia.
Questo ragazzo dai capelli ossigenati ha una caratteristica più unica che rara, e che tutti gli invidiano (in particolare Mark): riesce a disintossicarsi e fare a meno dell’eroina da un momento all’altro, senza accusare alcun sintomo o disagio nei periodi di astinenza.
Tutti i membri del gruppo, escluso Begbie, sono soliti rifornirsi e “bucarsi” a casa di uno spacciatore di lunga data di nome Johnny Swan (detto “madre superiora”).
Quando Mark – vero leader del gruppo – decide di trasferirsi a Londra per mettersi il passato alle spalle, Sick Boy inizia ad essere un po’ spaesato. Deciderà così di volare in Inghilterra assieme a Begbie per proporre a “Rents”, un ultimo grande affare che cambierà per sempre le loro vite.
Jonny Lee Miller è abile nel conferire la giusta strafottenza e pazzia al personaggio da lui interpretato, aiutando a rendere Trainspotting uno dei migliori film sulla droga mai girati. Una menzione speciale la merita la colonna sonora Born Slippy (Underworld), che rende la scena finale qualcosa di epico ed inimitabile.