Safe – Recensione della nuova serie Netflix

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Safe è una serie televisiva di otto episodi, di produzione franco-britannica ideata da Harlan Coben.

Dal 10 maggio 2018 è disponibile su Netflix, nota piattaforma. L’episodio pilota inizia senza troppi indugi: siamo davanti ad un funerale, con un padre e due figlie addolorate. Successivamente si inizia a conoscere anche gli altri personaggi, mantenendo sempre come perno centrale il padre del funerale e le sue figlie. Scopriamo che l’uomo è un dottore e si chiama Tom Delaney e le sue due figlie sono Jenny e la piccola Carrie. In un’altra casa c’è invece la famiglia Marshall composta dal padre Jojo, la madre Lauren e la figlia Sia. I coniugi non ci saranno per il weekend e stanno salutando la figlioletta.

Sia coglie la palla al balzo, ed organizza un party con tutti i suoi amici. L’indomani Tom cerca di rintracciare sua figlia Jenny, senza avere successo. Rapidamente si rende conto che qualcosa non torna, e che la figlia è scomparsa. Ma la vicenda di Jenny non sarà l’unica a fornire uno strabiliante intreccio della trama.

Safe - Recensione senza spoiler

Otto episodi ci spingono sempre più in profondità, a scoprire i personaggi e cosa sia realmente accaduto.

Procedendo passo passo, ci troviamo davanti una trama a scatole cinesi che restituisce chiarezza su numerosi snodi. Oltre alla scomparsa della figlia, si analizzeranno i rapporti personali di Tom ed i suoi legami sia con le figlie che con gli amici. Non ci è dato sapere sin da subito cosa sia successo a sua moglie e in quali circostanze è deceduta; un ulteriore particolare da scoprire. Le indagini del caso verranno assegnate a due detective donna: il sergente Sophie Mason e la detective Emma Castle; la prima madre di uno dei partecipanti della famosa festa e la seconda appena trasferita da una grande città. È proprio a causa della festa di Sia che verranno coinvolti nelle indagini numerosi membri di questa comunità. Un semplice pretesto per offrirci uno sguardo su diverse famiglie e accrescere gli intrecci della trama.

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Safe - Recensione senza spoiler

Uno dei punti di forza di questo prodotto è certamente la scrittura.

Una scelta ponderata e vincente è quella di non concentrarsi unicamente su Jenny, ma di dare spazio ad una caratterizzazione dei personaggi resa al meglio dai dialoghi. A livello tecnico la regia è abbastanza classica, sfruttando spesso primi piani per accentuare le emozioni degli attori, rimarcando soprattutto momenti di dolore. A sottolineare questo aspetto contribuiscono anche le musiche, che enfattizzano alcune sequenze. Safe è composta da segreti e rimembranze del passato, che sembrano non voler abbandonare i protagonisti. Prima o poi tutto viene a galla per chiudere il cerchio in maniera impeccabile.

Safe - recensione senza spoiler

Punta di diamante di Safe è in assoluto il cast, composto da volti noti e anche da piacevoli sorprese.

Primo su tutti nel ruolo di Tom Delaney c’è Michael C. Hall, conosciuto a tutti come protagonista della serie Dexter ma un fenomeno anche nella meno conosciuta Six Feet Under. La sua interpretazione è ponderata, profonda e credibile. Nel ruolo del sergente Sophie Mason c’è Amanda Abbington, anche lei con un passato seriale, avendo interpretato Mary nello show britannico Sherlock. Per ultima, ma non per importanza, l’attrice Audrey Fleurot nel ruolo di Zoe, la madre di Chris. Chris è ovviamente uno degli invitati di Sia, ed è molto importante per la storia, il perché sta a voi scoprirlo. Nota di merito anche per l’attrice che interpreta la ragazza sparita Jenny, ovvero Amy James Kelly, giovane ma promettente.

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Safe - Recensione senza spoiler

Parlando di Safe non si può tralasciare l’ideatore: Harlan Coben. Scrittore pluripremiato autore di diversi best-seller come Non Dirlo A Nessuno.

Logicamente questo valore aggiunto si riflette sullo show televisivo, che cattura lo spettatore episodio dopo episodio, non calando mai di ritmo ed intensità. Per questa volta i complimenti vanno anche a Netflix che ci ha portato una scelta valida, in mezzo ad un’offerta pressochè infinita.

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Safe - Recensione senza spoiler