Avengers: Infinity War è, oltre ogni ragionevole dubbio, un gran bel cinecomic. Altamente favorevole il consenso della critica (cosa comune a tutti i film del Marvel Cinematic Universe), con un indice di gradimento dell’84% su Rotten Tomatoes, e gli incassi sembrano puntare dritti a spodestare Avatar dal trono che occupa ormai dal 2009. Sembra stia piacendo veramente a tutti: dai fan dei cinecomic, agli spettatori occasionali, fino ad approdare nel territorio rischioso dei cinefili navigati, che molto raramente si sprecano in apprezzamenti urlati per questo ramo del cinema d’intrattenimento. Ma questa euforia di massa potrebbe non averci fatto immediatamente notare alcuni aspetti meno entusiasmanti del film, che cercheremo di individuare qui di seguito.
5. Thanos troppo presente
È ormai dalla sua prima fugace apparizione in Guardiani della Galassia nel 2014 che lo stiamo aspettando pazientemente, e ora, finalmente lo abbiamo avuto. Thanos è probabilmente uno dei villain più anticipati di sempre: il suo ingresso come vero e proprio personaggio principale è stato accompagnato da un abilissimo climax nei capitoli precedenti, e ora che lo abbiamo visto in questo Infinity Warpossiamo confermare che la sua porca figura l’ha fatta. Ottimi il motion capture di Josh Brolin, la scrittura dei suoi dialoghi e la risonanza dei suoi conflitti interiori. Ma non sta sulle schermo forse un po’ troppo tempo? La figura fisica di Thanos occupa letteralmente due terzi del film sin dal primo minuto, tanto che si ha l’impressione di vedere il suo primo standalone, anziché il proseguimento della storyline avviata nel 2012 con The Avengers di Joss Whedon. Mostrare per troppo tempo l’antagonista, per quanto atteso egli possa essere, potrebbe ridurre il coinvolgimento dello spettatore, sottraendo spazio alla causa degli eroi, e di conseguenza tensione drammatica.
Parlando di quelli che, in teoria, dovrebbero essere i veri protagonisti di questo franchise… qualcuno ricorda una singola battuta di Captain America, o Black Widow, o Thor, pronunciata da loro in quest’ultimo capitolo? Ok, in un mondo che sembra essere a un passo dalla fine può essere comprensibile che non tutti abbiano voglia di agire in funzione del divertimento altrui… ma qui rimane in sospeso praticamente ogni sottotrama iniziata nei capitoli precedenti, uno su tutti Civil War! Si ha la sensazione di assistere a personaggi sfioriti, stancamente trascinati, a tratti difficilmente riconoscibili, inseriti più che altro per avere la presenza fisica dei personaggi originari tra le vicende degli ormai predominanti Guardiani della Galassia. Di inspiegabile freddezza la scena del tanto atteso ricongiungimento tra Bruce e Nat, che stando a quanto visto nei capitoli precedenti, era lecito aspettarsi in una modalità ben diversa.