Spike Lee è un artista che difende i diritti dei neri da sempre, e non risparmia sicuramente un palcoscenico come Cannes per poterlo fare
Alza il pugno chiuso rivolto ad un giornalista, simbolo del black power, e non chiama mai per nome Donald Trump. Preferisce riferirsi a lui dicendo: “Quel figlio di put**** che sta alla Casa Bianca”.
Poi la stilettata agli europei