La storica azienda Gibson è costretta ad abbandonare molti progetti e a cambiare proprietà, continuando però a produrre chitarre elettriche.
Gibson, una tra le più rinomate aziende di chitarre elettriche, è stata costretta a far ricorso al capitolo 11 del codice fallimentare degli Stati Uniti. Questo consente ai debitori agevolazioni per ripagare i propri debiti.
Ha poi dichiarato che non chiuderà e non smetterà di produrre chitarre elettriche, ma riorganizzerà la società. Hanno deciso quindi di smantellare la divisione che produce cuffie, casse e altri accessori. Torneranno a concentrarsi sulla loro attività più stabile: le chitarreelettriche e componenti audio professionali. Inoltre il controllo della società passerà ai debitori, che rileveranno anche la quota del CEO Henry Juszkiewicz,che ne detiene il 39% e comprò l’azienda nel 1986.
Gibson ha almeno 150 milioni di dollari di debito, che presto potrebbero arrivare anche a 500 milioni.
Fortunatamente ha trovato accordi con i creditori, stabilendo così un piano definito dal capitolo 11. Questo gli consentirà di restituire circa il 69% dell’ammontare. Questa situazione è dovuta soprattutto ad alcuni investimenti sbagliati. Come l’acquisizione della divisione audio della Philips nel 2014, costatogli 135 milioni. Ora non produrranno più componenti a marchio Philips, ma per il reparto audio tengono le proprie linee di casse per professionisti.
Un altro motivo per questa triste situazione riguarda proprio la perdita di rilevanza della musica rock nell’industria discografica. Infatti in questi anni dove hanno molta popolarità musica hip hop e musica più elettronica, i giovani sono meno interessati ad imparare a suonare la chitarra.
Questa situazione ha colpito anche altre aziende rinomate, come la Fender che ha rinunciato a quotarsi in borsa nel 2012; anche Guitar Center, la più grande catena di negozi di chitarre negli USA, ha accusato il colpo arrivando ad accumulare 1,6 miliardi di debiti.
Da mesi si parlava di questa condizione della Gibson, che inizialmente aveva smentito tutto. Con questa strategia ora sperano di riuscire ad essere più stabili economicamente e di ripagare i propri creditori. Vi aggiorneremo per altri risvolti e speriamo che questa storica azienda riesca a rialzarsi e tornare a splendere.