I Giocattoli – Recensione dell’album di debutto Machepretendi

I Giocattoli
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I Giocattoli sono una nuova band italiana, il cui singolo Bill Murray ha quasi raggiunto le 150.000 visualizzazioni su YouTube.

Nati nel 2016 dalle idee del videomaker Duilio Scalici e Ernst Mormile, ai quali si sono aggiunti nel 2017 Chiara Di Trapani e Davide Casciolo, I Giocattoli sono stati una delle rivelazioni dell’ultimo anno musicale.

La band si presenta al pubblico con un sound pop fresco e leggero, con testi scritti in italiano e un cantato a due voci, maschile e femminile.

Dopo le pubblicazioni dei primi singoli, tra i quali spicca tra tutti Bill Murray, brano anticipatore dell’album di debutto, I Giocattoli riescono ad affermarsi nel panorama della musica indie italiana.

Non trovano quindi grande difficoltà a costruirsi un buon seguito, grazie anche alla recente crescita dell’indie-pop italiano.

“Machepretendi” è il primo album de I Giocattoli. È il desiderio di cambiare ed essere qualcos’altro, un po’ come il Pinocchio di Collodi.”


Così viene presentato il debutto con l’album Machepretendi, che nel giro di poche settimane ha raggiunto ottimi risultati sulle piattaforme di streaming musicale.

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Il disco ha nove tracce, il cui stile risulta musicalmente e artisticamente uniforme e ben definito. Leggerezza e semplicità guidano l’ascoltatore per tutto l’album, che ha una durata breve, inferiore ai trenta minuti.

Bill Murray è uno dei brani più efficaci del disco, un pop orecchiabile e divertente, con un testo semplice ed efficace e uno stile che a tratti ricorda altri gruppi indipendenti. Nelle citazioni e nel cantato non si possono non notare punti di contatto con la musica di band come I Cani, L’Orso, Ex-Otago.

Un altro singolo recentemente pubblicato su YouTube, con ottimi risultati di pubblico, è Astronauta. Un brano d’amore agrodolce che trascina con un ritmo vivace e la proposta di fuga spaziale “vieni via con me su un altro pianeta”.

Ailoviù è una canzone musicalmente meno coinvolgente delle due precedenti. Un testo ricco di riferimenti alla vita nell’età universitaria, nel quale si canta l’amore passato e dimenticato.

Aquilone spicca principalmente per il gradevole cantato femminile e per un buon intermezzo strumentale, che anticipa il grido di liberazione finale.

“Viviamo una vita che spesso non ci soddisfa e sogniamo spesso di viverne un’altra. Ci crogioliamo in ricordi lontani. Aspiriamo a cose irraggiungibili. Ma sappiamo che tutto ciò che pretendiamo è spesso impossibile.”

Con queste parole presentano il proprio disco I Giocattoli e più che mai ritroviamo questa idea di fondo in uno dei brani migliori del disco, Frida. La nostalgia di altri tempi, l’amore per gli anni Ottanta, l’aspirazione all’impossibile. Come Gil in Midnight in Paris di Woody Allen, ci troviamo spesso a idealizzare il passato, a voler afferrare epoche lontane, per fuggire dal presente. Un mondo di nostalgici amanti del vintage che spesso ricorre nei testi del moderno indie italiano.

Cuore di lego e Nonostante noi sono due brani nei quali I Giocattoli cercano di sperimentare, mostrandosi ancora un po’ acerbi dal punto di vista musicale. Allo stesso tempo riescono però a indicare un possibile percorso alternativo, più elettronico e sintetico nei suoni, meno tradizionale nelle melodie.

Verde è un altro brano dall’ottimo potenziale. Originale nella musica e nel testo, con una splendida voce e con riff orecchiabili. Con meno potenziale radiofonico di altri pezzi, questa canzone è forse la migliore nel mettere in mostra tutto il potenziale della band.

A concludere questa opera prima dei Giocattoli è una versione live di un brano precedente, intitolato Il Ragno. Un’interpretazione intensa e gradevole, nella quale le due voci si fondono perfettamente e riescono a comunicare perfettamente con l’ascoltatore.

COPERTINAGIOCATTOLI previewTitolo: Machepretendi

Genere: Indie Italiano