Nitro – Recensione di No comment

Nitro, rapper della Machete, torna sulla scena con un cd molto atteso. No comment, titolo e copertina scarno, minimalista. Completamente in contrasto con le canzoni. Tanto è essenziale l'aspetto, tanto ha da dire Nitro

Nitro
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Nitro, rapper della Machete, torna sulla scena con un cd molto atteso. No comment, titolo e copertina scarno, minimalista. Completamente in contrasto con le canzoni. Tanto è essenziale l’aspetto, tanto ha da dire Nitro.

All’interno del cd infatti non troviamo i testi scritti perchè, come detto anche dal rapper stesso, sono troppo lunghi. Questo ci fa molto piacere perchè in una scena dove regnano testi molto spesso semplici e privi di significato, troviamo un’artista che invece ha fin troppo da dire.

Per tutta la durata dell’ascolto verrete infatti travolti da rime sorprendenti e serratissime sul beat. Tutto il cd è l’ennesima conferma della bravura di Nitro riguardo la scrittura dei testi. Essi non sono affatto banali, con un linguaggio spesso ricercato e sorprende la sua capacità di districarsi attraverso esso creando rime stupende.

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Questa volta i temi sono meno introspettivi del passato e tratta di più ciò che lo circonda, bacchettando più volte le mani a molti rapper nella scena, avendo anche tempo di offendere le classiche mode italiane. Tecnicamente Nitro dà lezioni a buona parte dei suoi colleghi, però troppo spesso cade nella velocità. Volendo velocizzare troppo spesso il rappato, sfoggiando grande bravura, ne risente però il ritmo e la fruibilità dei testi. Questo, secondo il nostro parere, non è affatto un difetto ma anzi, il rapper riesce a superare le nostre aspettative anche sotto questo aspetto.

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Nella scelta delle basi utilizza più suoni elettronici e meno metal rispetto al passato.

No comment è un disco destinato a raccogliere ed amplificare il successo precedente pur non offrendo un ulteriore salto di qualità. L’autore lo ha subito definito “il mio disco più maturo” ma ha alti e bassi, basi buone ma non eccezionali, spesso un po’ ripetitive vista la scelta singolare di affidare quasi tutto il disco alle mani di Low Kidd. A questo però si affiancano anche altri produttori, infatti vediamo Salmo, che oltre a partecipare rappando alcune barre, è presente anche in veste di beatmaker per 2 canzoni. Si sente subito il suo tocco e infatti l’ascoltatore è piacevolmente colpito da un cambio repentino rispetto alle solite sonorità. In aggiunta troviamo anche il giovane Tha Supreme, Denny the Cool e Zef tra i produttori.

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Nitro riesce nel suo intento, ci porta un cd più maturo, dove si guarda di più attorno. Riesce anche nell’amplificare il suo successo, dimostrando il suo talento tecnico nella scrittura e portando basi ottime, anche se con alti e bassi.