Un colpo da fare durante una corsa della NASCAR con una squadra di “campagnoli” di fortuna, questa l’idea dietro La Truffa dei Logan (Logan Lucky) diretto da Steven Soderbergh in uscita italiana il 31 Maggio 2018.
Soderbergh, dall’alto della sua esperienza, dirige un cast stellare composto da Channing Tatum (Jimmy Logan), Adam Driver (Clyde Logan), Daniel Craig (Joe Bang), Hillary Swank (Sarah Grayson), Katie Holmes (Bobbie Jo) e Seth MacFarlane (Max).
I fratelli Logan sono truffatori insospettabili persino per lo spettatore nelle prime battute del film: uno minatore, l’altro barman nel West Virginia; una vita normale e tranquilla, finchè Jimmy non viene licenziato dal suo lavoro e cerca metodi “alternativi” di guadagnare soldi.
Da qui l’idea di rapinare il circuito Charlotte Motor Speedway durante la Coca Cola 600. Per il colpo avranno bisogno di Joe Bang, un inedito Daniel Craig che prova a calarsi nel ruolo di criminale “buono”, che al momento della narrazione è incarcerato.
Nonostante le difficoltà iniziali, i fratelli Logan riusciranno a far evadere Bang e mettere in atto il sofisticatissimo (ma ingenuo) piano per rapinare il caveaux del circuito fino al colpo di scena finale.
La Truffa dei Logan, un Film su una rapina girato in maniera inconvenzionale
Logan Lucky non è un action dal ritmo frenetico con effetti speciali dove professionisti usano strumenti ipertecnologici per portare a casa il bottino (per intenderci, come la saga Ocean’s).
Il tempo non è scandito in maniera precisa, lo spettatore si troverà davanti ad un film che ha una linearità sorprendente (vista la trama intricata) e che presenta gli eventi secondo uno svolgimento piano. Il film è piuttosto una commedia che richiama i canoni dell’action. La fotografia segue il canovaccio presentando sempre colori caldi e mai forti, tranne in rari casi non ci sono repentini cambi di illuminazione o brusche virate.
Proprio per queste ragioni lo scenario dell’hinterland americano è credibile e riesce a coinvolgere lo spettatore, ne sono riprodotti fedelmente gli ambienti e lo stile di vita degli abitanti; anche di fronte ad una rapina così importante non cambieranno il loro modo di vedere la vita.
Ne La Truffa dei Logan c’è anche tanto umorisimo non immediatamente comprensibile ad un utente non statunitense. Lo spettatore intuisce che si tratta di uno scambio allusivo, ma non riesce ben a capirne i risvolti: da un lato questo aumenta il realismo della commedia, dall’altra priva il film dei suoi momenti più comici.
Nonostante questo gli scambi tra i personaggi non sono mai banali e “telefonati”, per così dire. Grazie sicuramente alla bravura di un cast così esperto, ma anche grazie a Soderbergh che riesce a conciliare gli scambi ad inquadrature del tutto particolari per una commedia-action.
La Truffa dei Logan, la caratterizzazione dei personaggi
Tra il cast, così ricco che delega a grandi attori ruoli minori e con un minutaggio ridotto, a risaltare è in maniera assoluta Channing Tatum. Onnipresente in ogni scena del film, riesce bene a interpretare il tranquillo rapinatore, mente geniale che vive una vita semplice.
Che i personaggi siano ispirati a quelli di Hazzard è palese già dalle prime scene. I due fratelli sopra le righe, la cugina Mellie alta e bionda, l’auto d’epoca arancione con le strisce sul tettuccio rimandano a quel mondo, ben presente nell’immaginario comune dello spettatore statunitense come di quello italiano.
Ambiguo il personaggio di Daniel Craig. Il pluri James Bond raramente delude, ma suscita qualche dubbio (in primis sotto la veste linguistica) nella parte che gli è assegnata. Con i capelli bianchi e con il corpo pieno di tatuaggi indossa sempre abiti modesti e cerca di entrare nel personaggio il più possibile, ma non appena indosserà una camicia elegante ritornerà ad essere il Craig che tutti conosciamo.
Decisamente “sottoimpiegati” attori del calibro di Katie Holmes, che interpreta l’ex moglie piena di risentimento di Jimmy Logan e Adam Driver (pur essendo tra i protagonisti). Interessante, ma non ben sviluppata la parte di Seth MacFarlane.
Il mitico creatore de I Griffin e di American Dad è riconoscibile anche sotto una lunga chioma nera e dei folti baffi. Mac Farlane interpreta il ricco e rissoso proprietario di una scuderia auto, è però il protagonista di una sottotrama lasciata un po’ in sospesa che non troverà compimento pieno nel finale.
La Truffa dei Logan è una buona commedia sul filone del “film di rapina” dove la mano del regista è presente, ma che comunque non riesce a convincere pienamente lo spettatore.