Incetta di Oscar per Ron Howard in quello che è forse il suo miglior lavoro dietro la macchina da presa. Howard dirige un Russel Crowe in piena forma nel film che racconta la vita di uno dei matematici più brillanti del secolo scorso John Forbes Nash, premio Nobel per l’economia. Un uomo brillante, ma afflitto da una grave forma di schizofrenia che rischia di compromettere la sua carriera accademica e la sua vita. A Beautiful Mind vincerà ben 4 Oscar, tra cui miglior film, miglior regia e migliore sceneggiatura, andando a bissare il successo ottenuto anni prima da Howard con Apollo 13, anch’esso tratto da una storia vera.
9. Il Pianista,Roman Polański (2002)
Il Maestro Polanski torna a raccontare l’olocausto, vissuto sulla sua pelle in giovane età. Lo fa raccontandoci la vera storia di un pianista ebreo, Władysław Szpilman che allo scoppio della Seconda guerra Mondiale resta senza lavoro. Szpilman riesce a salvarsi dalla deportazione, rimanendo nel ghetto di Varsavia fra degrado e povertà. Polanski mostra con autentica freddezza il dramma di un popolo e la barbarie, vista dagli occhi di un testimone privilegiato, che vaga per le strade deserte del Ghetto mostrandoci l’incredibile follia umana che portò allo sterminio di 6 milioni di ebrei. Il film (stasera alle 21 su Iris) vincerà la Palma d’Oro a Cannes e ben tre Oscar, miglior regia, miglior sceneggiatura non originale e miglior attore protagonista ad Adrien Brody, grande interprete nel ruolo forse più importante della sua carriera.
10. Tutti gli uomini del Presidente, Alan J. Pakula (1976)
Tutti gli uomini del Presidente è uno dei primi casi di quel cinema che ritrae il mondo giornalistico americano. Negli ultimi anni si sono avvicendati nelle sale due pellicole come Il caso Spotlight e The Post, entrambi premiati e di grande successo. Il Film di Pakula non è altro che il precursore di questo tipo di pellicole. Il regista racconta la vera storia del reportage sul caso Watergate da parte dei giornalisti Bob Woodward e Carl Bernstein, che portò alle dimissioni il Presidente Nixon. Quella raccontata è una delle pagine più tristi della democrazia a stelle e strisce, con i due giornalisti che scoprirono il sabotaggio della campagna elettorale dei democratici con importanti coinvolgimenti da parte di Nixon e della CIA. Il film, magistralmente interpretato da Robert Redford e Dustin Hoffman si aggiudicherà ben 4 statuette, tra cui quella per la migliore sceneggiatura non originale.
