Netflix contro Cannes: “Nostri film trattati irrispettosamente, non parteciperemo”

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Netflix – Cannes, è rottura: nessun film verrà presentato al festival

Si conclude così, almeno per il momento, il braccio di ferro apparentemente infinito tra Netflix e Cannes. Mentre la croisette annuncia il suo programma ufficiale, il colosso streaming comunica (tramite un’intervista di Ted Sarandos a Variety) che Netflix non presenterà alcun film alla nascente edizione del festival. Il motivo scatenante, va da sé, la recente, controversa decisione dell’organizzatore Thierry Freamux di precludere la partecipazione in concorso delle pellicole non destinate alla distribuzione in sala.

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Vogliamo che i film Netflix possano competere alla pari con quelli di qualunque altro filmmaker“, ha spiegato Sarandos in merito alla brusca rottura con il principale festival europeo. “Così c’è il rischio per noi e per i nostri film di essere trattati irrispettosamente. Hanno scelto loro questo tono. Non sarebbe giusto per noi partecipare. Abbiamo scelto di essere il futuro del Cinema. Se Cannes vuole continuare ad esserne il passato, va bene così“.

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La querelle Netflix-Cannes ha  ormai più di un anno di vita. La scorsa edizione fece scalpore la scelta, da parte dello stesso Freamux, di accogliere in competizione Okja e The Meyerovitz Stories. Pellicole Netflix, destinate alla distribuzione online. Una porzione molto forte dell’opinione pubblica francese e non, registi e operatori del settore inclusi, aveva indicato tale apertura come un duro colpo al già piegato mondo delle sale cinematografiche. Di pochi giorni fa, la decisione: Netflix sarà ben accetto, ma solo nelle sezioni Un Certain Regard, o fuori concorso. Le rassegne dedicate agli “eventi speciali”. Da qui, il dietrofront.

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Il Festival di Cannes (a questo punto privo di alcuni competitor importanti targati Netflix, primo fra tutti Roma di Alfonso Cuaron) avrà il via il prossimo 8-19 maggio. Da sempre legato a doppio filo al mondo degli esercenti, il festival, in quanto istituzione nazionale, dipende in tutto e per tutto dalle sovvenzioni pubbliche. Nell’industria cinematografica francese ha un ruolo fondamentale. La rinuncia ad un certo tipo di pellicole non destinate alla visione in sala è un gesto fortemente politico: “Siamo consapevoli dei disagi dovuti alla mancata diffusione di alcuni film nelle sale della Francia” recita il comunicato in merito. “Il Festival di Cannes ha tentato invano di convincere Netflix a distribuire i propri film nelle sale cinematografiche, oltre che ai propri iscritti. Siamo rammaricati che tale accordo non sia stato raggiunto.”

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