7. Tera Melos – Trash Generator (2017)
Fino a quando puoi essere originale con i tempi dispari? I Tera Melos ci hanno pensato sin dall’inizio: perchè non incorporare l’elettronica nel nostro math rock?
Fino a quando puoi essere originale con i tempi dispari? I Tera Melos ci hanno pensato sin dall’inizio: perchè non incorporare l’elettronica nel nostro math rock?
In qualche modo, funziona, eccome se funziona. Non ci credete? Provate a cercare un pezzo male articolato o fuori posto in questo album; una riff di chitarra non azzeccato, o una linea vocale che non suoni benissimo in mezzo alla gigantesca officina che è questo disco. Come fondere i Don Caballero e i ragazzini che smanettano sui campionatori: i Tera Melos a quanto pare ce l’hanno fatta.
Quindici minuti di gloria anche per il nostro Paese: agli Oaks, italianissimi, il free jazz piace parecchio.
Questo disco è stato definito “emojazz”: potrà far storcere il naso, ma è la definizione più corretta per provare a tracciarne un identikit, perchè inquadrarlo solo nel math sarebbe riduttivo ed etichettarlo come “free jazz” gli farebbe perdere il suo pilastro, ancora una volta il math rock, che non è più il protagonista ma un mezzo per arrivare ad esprimersi.
Un disco che non ha bisogno di essere etichettato, ha solo bisogno di esser ascoltato. Ah, ed è stato registrato IN PRESA DIRETTA. Il concetto è chiaro, no?