Giovedì ha aperto le danze del 16° Korea Film Festival il film The Fortress. Troverete la nostra recensione in anteprima proprio qui. Venerdì invece è stata la prima giornata ricca di proiezioni.
Ryeohang
Prima è stato il turno di Ryeohang (2017), del regista Heung-Soon Im, film documentario che racconta le storie incredibili di un gruppo di donne nordcoreane rifugiate politiche in Cina e Corea del Sud. Il regista mescola interviste e fiction evocando i giorni della fuga (ryeohang significa viaggio in coreano) grazie a meravigliosi paesaggi montani e canzoni popolari.
Time
A seguire Time (2006), perla di repertorio dalla filmografia dell’affermato Kim Ki-duk. Tredicesimo film del regista, pellicola successiva al cult Ferro-3, omaggiato dallo stesso Time in alcuni fotogrammi. Il film è una riflessione sull’amore e sul tempo, sulla ricerca del nuovo e la fuga dall’abitudine. Protagonista del film è Ha Jung-woo, guest star di questa edizione del festival.
Jane
Terzo film è stato Jane (2017) di Cho Hyun-hoon, la pellicola più peculiare di giornata. Racconta di un gruppo di ragazzi fuggiti di casa alle prese con le difficoltà di una vita ai margini. Tematiche come transgender, prostituzione, violenza e morte vengono affrontate attraverso i passivi occhi della protagonista, in balia degli eventi senza l’apparente capacità di dominarli.
Il quarto film al quale abbiamo assistito è The Villainess (2017) di Jeun Byung-gil. Spettacolare action thriller che ricorda in molti aspetti Tarantino, Oldboy e (nelle scene prettamente action) la saga di Kingsman. Nel cast prevalentemente al femminile spicca la performance della protagonista Kim Ok-bin, volto perfetto di una revenge story pregna di spionaggio e splatter. Insomma il nostro film preferito, per adesso, di cui riceverete presto la recensione.
The Terror Live
L’ultimo della giornata è stato invece The Terror Live di Kim Byung-woo. Un film, che come Time, è meno recente degli altri, diretto nel 2013 e arrivato in Italia solamente nel 2015 in Tv. Anche questo, seppur molto meno frenetico di The Villainess, appare come un revenge movie. Al centro della storia troviamo infatti un radiocronista che intervisterà via telefono, in tempo reale, un terrorista.
Non perdete di vista il nostro sito e la nostra pagina perchè nei prossimi giorni continueremo a seguire da vicino il festival proponendo le nostre recensioni sui film in rassegna al Korea Film Festival.