Nome: Walter Kowalski
Nickname: Walt / Wally
Film: Gran Torino
Residenza: Detroit
Professione: Pensionato / Ex operaio Ford / Ex militare
Frasi Celebri: “Ever notice how you come across somebody once in a while that you shouldn’t have fu**ed with?…That’s me”.
Walter Kowalski è il protagonista di Gran Torino, film del 2008 diretto e interpretato da Clint Eastwood. Il titolo è un riferimento all’automobile Ford Gran Torino modello coupé, molto in voga negli USA durante gli anni 70’. Il nome Torino deriva dal fatto che gli statunitensi consideravano questa città, sede della FIAT e della Lancia, come la Detroit d’Italia.
Walter Kowalski è un irritabile pensionato di origini polacche che vive a Detroit, e che ha appena perso la sua amata moglie Dorothy. Avendo combattuto nella guerra di Corea, dove prestò servizio nella 1° divisione di cavalleria statunitense, ha sviluppato un disprezzo di stampo razzista nei confronti del “diverso”, in particolar modo nei confronti degli immigrati asiatici che popolano il suo quartiere.
Walt è un misantropo, e non vede di buon occhio la maggior parte delle persone di nuova generazione compresi figli, nipoti e vicini. Passa le giornate in compagnia del suo cane, bevendo birra sulla veranda, tagliando l’erba del prato e lucidando la sua Ford Gran Torino del 1972; un bolide di cui va particolarmente fiero e che mantiene con una cura maniacale.
Fumatore assiduo, Walt è un uomo malato, tormentato da un tumore ai polmoni. Quello per cui soffre di più, però, è un conflitto interiore che lo dilania giorno dopo giorno, e che solo il giovane padre Janovich sembra intuire e provare a comprendere.
Una notte Thao, un giovane e impacciato ragazzo Hmong che vive nella casa affianco, come gesto d’iniziazione impostogli da una banda di teppistelli di quartiere, cerca di rubare la Gran Torino parcheggiata nel garage di Walt. Il furto va male, e Thao viene riconosciuto dal padrone di casa.
Il vedovo non può rifiutarsi di accettare i servizi offerti dalla famiglia del ragazzo, nonostante non sappia come impiegarlo. Questa sorta di convivenza forzata, gli fa comprendere come i valori più profondi in cui crede si ritrovino più in questo ragazzo e nella sua famiglia, più che nella propria o persino nei principi più ferrei dell’americano moderno.
Un vero e proprio cowboy moderno, che si differenzia però moralmente dai grandi ruoli di una gloriosa carriera. Walt è un giustiziere, un eroe vendicatore e solitario consapevole delle sue debolezze, nascoste da una faccia tosta e una dura scorza. Un eroe del passato impotente, ma sarà proprio la sua impotenza a cambiare le cose. Inerme nelle apparenze, come le sue dita poste a disegnare una pistola puntata ai nemici, ma sempre fermo sui suoi principi e deciso a fare la cosa giusta. Così l’inermi dita, estratte minacciosamente, diventano l’arma definitiva contro i nemici; uccisi dalla fermezza delle sue convinzioni.
Alla veneranda età di 78 anni, Clint Eastwood dimostra di avere ancora tanto da dare al mondo del cinema, interpretando un personaggio cucito a su misura per lui. Un personaggio burbero, “incazzoso” e dallo sguardo di ghiaccio che ci riporta malinconicamente a quarant’anni prima, quando scrisse la storia degli spaghetti western assieme al regista italiano Sergio Leone.