Elizabeth Taylor nasceva a Londra il 27 febbraio 1932, esattamente 86 anni fa. Scoppiata la Seconda Guerra Mondiale con la famiglia si trasferisce in America. Inizia la sua carriera nel cinema a soli 10 anni con una piccola parte in There’s One Born Every Minute del 1942.
Visto il talento precoce di questa bambina, la Metro Goldwyn Mayer decide di mette rla sotto contratto. Così la Taylor si cimenta nei suoi primi ruoli di giovane protagonista in film come Torna a casa, Lassie! del 1943 di Fred MacLeod Wilcox, e Gran Premio del 1944 di Clarence Brown.
Importante nella sua carriera è il passaggio dai ruoli di ragazzina infantile a quelli di giovane donna. Questo salto avviene dai primi anni ’50, con Un posto al sole di George Stevens del 1951, in cui la Taylor fornisce un’interpretazione da Oscar e sulla quale il New York Times scrisse:
“la rappresentazione di Elizabeth della ricca e avvenente Angela è lo sforzo più alto della sua carriera”.
Oltre ad una promettente carriera davanti a sé, la Taylor trova anche il tempo di fare su e giù dall’altare. Negli ’50 infatti l’attrice si sposa per ben quattro volte, mentre nell’arco di tutta la sua vita, 8 sono stati i matrimoni e ben 7 i mariti.
Proprio in questo film nasce la profonda e sincera amicizia con Montgomery Clift. La Taylor si innamora subito del problematico e affascinante attore omosessuale, restando sua leale e affettuosa amica una volta scoperte le vere tendenze dell’attore. Sarà proprio lei a salvargli la vita quando, una sera del 1956, dopo un party a casa di Elizabeth, Clift finisce con l’auto in un burrone e lei gli presta i primi fondamentali soccorsi.
Un ruolo che segna nettamente la trasformazione da bellissima diva hollywoodiana ad attrice abile e di talento è quello di Maggie in La gatta sul tetto che scotta del 1958. Il film, tratto da un’opera di Tennessee Williams, di per sé non presenta caratteri particolari, ma Elizabeth Taylor venne acclamata e apprezzata unanimemente per la grande interpretazione carica di magnetismo.
Poco dopo, nel 1961, ottiene il Premio Oscar come milgiore attrice protagonista per La venere in visone; vestendo i panni di una prostituta, che tenta di riconquistare il suo primo amore ormai maritato. Le sue interpretazioni di questo periodo mostrano una sorprendente capacità interpretativa. La Taylor ormai è divenuta il nuovo sex symbol americano, e i suoi ruoli decisamente femminili e provocanti non fanno altro che aumentare questo suo aspetto.
Ben presto diventa anche l’attrice più pagata di Hollywood, firmando un contratto da 1 milione di dollari con la 20th Century Fox per iniziare le riprese di un kolossal destinato a fallire: Cleopatra. Il budget è tra i più elevati della storia di Hollywood, e dall’inizio alla fine delle riprese il suo milione di dollari lieviterà enormemente arrivando a 7 volte tanto. Dopo vari problemi il film esce nelle sale nel 1963, ottenendo un enorme fiasco al botteghino. L’interpretazione di Elizabeth è comunque convincente, e la sua bellezza mozzafiato, accentuata da un trucco che mette in risalto i suoi occhi di un blu elettrico.
Oltre ad essere ricordato come uno dei più disastrosi flop della storia del cinema, Cleopatra segna un punto di svolta nella vita dell’attrice.
E’ proprio sul set del film che scoppia la scintilla con l’affascinante attore inglese Richard Burton, che interpreta Marco Antonio. Nascerà così un’appassionata e travagliata storia d’amore seguita da tutti come larger than life. Sposati e divorziati per ben due volte (1964-74 e 1975-76), la loro storia si conclude con la prematura morte di Burton nel 1984, a causa di un’emorragia cerebrale.
Insieme recitarono anche in alcuni film, tra cui Chi ha paura di Virginia Woolf?, con il quale la Taylor ottenne il suo secondo Oscar nel ruolo di Martha, una donna alcolizzata e isterica in crisi con il marito. Di nuovo a fianco sono nell’adattamento della commedia shakespeariana del regista italiano Franco Zeffirelli, La bisbetica domata 1967.
Gli anni ’70 sono segnati dai tira e molla con Burton e dalla partecipazione a pellicole spesso deludenti. Sul finire del decennio fa scalpore il suo matrimonio (1976-82) con il politico John W. Warner, senatore della Virginia. L’attrice passa così dai party hollywoodiani alle cene con senatori e capi di stato.
Dagli anni 80 inizia il suo declino, ma la Taylor si dedica con molta cura alla creazione di una fondazione per la cura dell’AIDS. Nel 1984, dopo la morte di Richard Burton, decide di andare in una clinica per disintossicarsi dall’alcool, vizio che aveva in comune con l’ex marito. Ne esce con un nuovo marito, l’ottavo per la precisione, a dimostrazione che la sua tenacia, il fascino e l’umorismo che l’hanno resa famosa, non l’avrebbero mai abbandonata.
Muore il 23 marzo del 2011 all’età di 79 anni, da tempo malata di cuore. Sicuramente ha vissuto una vita movimentata, continuamente sotto i riflettori e sulla bocca di tutti per i numerosi matrimoni, i film di successo e gli eccessi tipici di una diva hollywoodiana. Tra contratti stellari, film pluripremiati, liti amorose furibonde, Elizabeth Taylor viene ricordata ancora oggi per il suo talento e la sua indole vivace e sexy, invidiata e imitata da tutte le attrici venute dopo di lei.