In seguito alle polemiche scaturite intorno al caso "Piccolo Cinema America", la vicepresidente della Commissione Cultura del comune di Roma, Gemma Guerrini, ha rassegnato le sue dimissioni.
In seguito alle polemiche intorno al caso dell’associazione Cinema America, Gemma Guerrini ha raccolto la richiesta del sindaco Virginia Raggi e si è dimessa.
L’ormai ex vice presidente della Commissione Cultura del comune di Roma, ha annunciato la sua decisione tramite un post pubblicato sul suo profilo Facebook.
La polemica era scoppiata in seguito allo scontro con l’associazione del Piccolo Cinema America riguardo la concessione di Piazza San Cosimato per l’estate romana. Lo spazio era da anni utilizzato dall’associazione in questione per portare il Cinema nel cuore di Roma (clicca QUI per vedere il programma dello scorso anno).
Il calendario ha visto, negli anni, aumentare il supporto e la partecipazione di figure importanti del nostro cinema come Dario Argento, Bernardo Bertolucci, Carlo Verdone, Gabriele Salvatores e Paolo Sorrentino. Quest’anno il comune ha però deciso di assegnare la piazza tramite bando.
L’Associazione, rivendicando il lavoro fatto, ha deciso di disertare la gara, mettendosi in aperto contrasto con la decisione dell’amministrazione:
“E’ come se ti togliessero un figlio, noi a bando non ci andiamo, è evidente la strumentalizzazione a poche settimane dalle elezioni. Se qualcun altro ridarà un’arena a San Cosimato sarà per noi una vittoria. Ma le amministrazioni comunali dovrebbero avere prima le idee e poi proporle nei bandi, invece di appropriarsi di quelle degli altri. Porteremo l’esperienza di San Cosimato nelle periferie, posti dimenticati dalla cultura, al porto turistico di Roma ad Ostia, a Monte Ciocci a Valle Aurelia ed al Casale della Cervelletta a Tor Sapienza. D’altra parte noi volontari del Piccolo Cinema America veniamo dalle periferie.”
La querelle ha suscitato pesanti reazioni. Molte figure del mondo del cinema si sono spese nel tentativo di far cambiare rotta all’amministrazione. Ecco, ad esempio, le parole di Carlo Verdone:
“Roma è una città buia, spenta, con emergenze spaventose, ormai qui non accade più nulla. E’ un dolore andare via da San Cosimato, dove è iniziato tutto. Era meraviglioso vedere in quella piazza “un po’ di tutto”, imprenditori, attori, gente semplice, le donne trasteverine, i bambini. E’ stata un’esperienza straordinaria, ma adesso la porteranno in periferia, dove c’è molto bisogno di tutto questo, quindi alla fine c’è un risvolto positivo. E lasciano a Trastevere un ricordo indelebile”
In questo contesto, Gemma Guerrini ha deciso di intervenire sulla vicenda cercando di spiegarla sul proprio profilo Facebook.
Le dichiarazioni di Gemma Guerrini hanno scatenato un vero e proprio terremoto. In reazione alle parole dell’ormai ex vicepresidente di Commissione è lanciata una petizione in cui si chiedevano espressamente le sue dimissioni e quelle dell’assessore alla cultura Luca Bergamo.
La petizione ha raccolto in pochi giorni oltre un centinaio di firme illustri, fra cui quelle di Dario Argento, Bernardo Bertolucci, Paolo Sorrentino, Paolo Virzì, Gabriele Salvatores, Ferzan Ozpetek, Valerio Mastrandrea, Silvio Orlando, Claudio Bisio, Gianni Amelio e, come vi abbiamo raccontato QUI, Martin Scorsese.
In seguito agli eventi, Virginia Raggi ha chiesto e ottenuto, quindi, le dimissioni della Guerrini. Il sindaco ha successivamente chiamato a raccolta i firmatari dell’appello per un confronto aperto sul tema da tenersi il 15 marzo:
“Cari registi, cineasti, attrici, attori, artisti il cinema a noi piace. Lo difendiamo e lo difenderemo. Non abbiamo nulla contro l’Associazione del Piccolo Cinema America. Ci siamo limitati a dire che l’assegnazione del diritto ad utilizzare la piazza per un periodo prolungato deve avvenire attraverso un bando. Nessuna censura. Sono certa che su un punto siamo d’accordo: tutti devono avere il diritto di provarci e di partecipare ad un bando. Con le dimissioni di Gemma Guerrini dalla vicepresidenza della commissione Cultura diamo nuovamente testimonianza di quanto forte sia tra di noi la consapevolezza dell’enorme contributo dato dal cinema italiano alla cultura mondiale. Spero che le mie parole vi raggiungano ma sono consapevole di uno strappo che resta, che riteniamo ingiusto e che desidero sanare. Di tutto ciò vorrei parlare con voi, insieme al mio assessore alla Crescita Culturale e alla mia maggioranza. Vi invito perciò ad incontrarci il 15 marzo.”
E’ ancora presto per sapere come e se si chiuderà la vicenda. Vi terremo aggiornati!