Babylon Berlin è la più costosa produzione televisiva tedesca. Le vicende prendono spunto dai libri di Volker Kutscher che trattano la Berlino dal 1929 al 1934
Babylon Berlin è approdata su Sky (e Now Tv) a fine novembre 2017. 16 episodi da 45 minuti circa che costituiscono le due stagioni già prodotte da X-Filme Creative e coprodotte da Sky Deutschland. Dopo Netflix, anche Sky si cimenta direttamente con una produzione televisiva tedesca. Si tratta di una serie tv ambientata tra la fine degli anni 20 e l’inizio dei 30 a Berlino. Tratta dai libri di Volker Kutscher, la serie è stata presentata all’ultima Festa del cinema di Roma del 2017 proiettando, in sala, i primi due adrenalinici episodi.
In Italia la serie tv è stata rilasciata direttamente su Sky box set il 28 novembre per quanto riguarda la prima stagione e il 26 dicembre per quanto riguarda la seconda stagione. La X-Filme Creative è la casa di produzione e distribuzione fondata nel 1994 da Tom Tykwer, Dani Levy,Wolfgang Becker. Con un budget di 38 milioni di Euro, “Babylon Berlin” risulta la produzione televisiva più dispendiosa per la tv tedesca.
Storia e personaggi
La storia di Babylon Berlin ruota attorno alle indagini del commissario Gereon Rath (Volker Bruch) che, dalla sua Colonia si trasferisce a Berlino. La sua missione, nascosta ai colleghi, è quella di porre rimedio a un ricatto elettorale che si basa su delle foto compromettenti. La Berlino di fine anni 20 è una città che ha reagito alla fine della prima guerra mondiale e alle sue conseguenze. La maggior parte della popolazione vive nella miseria come l’altra protagonista della serie: la bella Charlotte Ritter (Liv Lisa Fries).
Charlotte, ogni giorno si ingegna per portare i soldi a casa, alla sua numerosa famiglia. Accetta i lavori saltuari al dipartimento di polizia, viene infatti impiegata a catalogare le centinaia di foto di cadaveri o singole parti di cadaveri. Ma non esiste solo il lavoro in polizia, esiste anche l’ambizione di diventare assistente commissario nonostante sia costretta, per soldi ad essere anche una prostituta di un famoso locale della città.
Altri personaggi degni di nota sono il commissario Bruno Wolter (Peter Kurth), Greta (Leonie Benesch), Svetlana (Severija Janušauskaitė), Alexej Kardakow (Ivan Shvedoff) solo per citare i più presenti e determinanti per la vicenda. Un cast molto ben affiatato e una sceneggiatura che scava abbastanza a fondo non solo sui due protagonisti ma anche sui personaggi secondari.
Babylon Berlinoltre la storia
Attorno a questi due personaggi si intrecciano almeno altre due grandi storie che coinvolgono i protagonisti. La già citata indagine sul ricatto a luci rosse e l’intrigo internazionale che vede al centro un treno misterioso tra Russia e Germania che, a quanto pare, trasporta un carico d’oro. Se la prima stagione si concentra maggiormente sull’indagine privata di Gereon, l’incipit riguarda proprio il treno e il suo iniziale tragitto. La seconda stagione invece si focalizza sulle vicende politiche di fine anni 20.
Il primo maggio 1929 scoppia infatti uno scandalo durante il corteo dei lavoratori comunisti, la polizia spara sui manifestanti. Berlino è una polveriera di anime e di situazioni politiche intrecciate. E’ il preludio ai movimenti nazionalsocialisti che di lì a poco prenderanno il sopravvento ma è anche indice di come, in realtà non ci sia un vero e proprio ordine. Corruzione, abuso di potere, traffico illegale di armi, droga, sesso sono le regole per poter sopravvivere e crearsi una posizione. Anche la polizia e i militari ne sono coinvolti.
Babylon Berlin non sembra pretendere di ricostruire la storia reale attraverso nomi, luoghi e situazioni storiche precise. Si tratta di un noir, thriller che prende a pretesto la Berlino di fine anni 20 per ambientare una storia verosimile anche rispetto alle vicende storiche più conosciute. Il risultato è molto coinvolgente.
Babylon Berlin e l’importanza della città
La protagonista indiscussa della serie televisiva è Berlino. La città in cui vengono ambientate la maggior parte delle scene di Babylon Berlin è magnificamente fotografata. Ricca di particolari, Berlino risulta piena di dettagli e ricostruita con minuziosa precisione. E’ una città molto viva. La fine degli anni 20 presenta una situazione complessa e palpitante, di miseria, povertà, riscatto e provocazione.
L’impeccabile ricostruzione della città è data da una maniacale precisione negli abiti, nelle vetture e negli oggetti di scena. Molto del successo visivo della serie tv è dato da questo incredibile lavoro di ricerca e di messa in scena. Un lavoro ottimo che si incastra magnificamente con le musiche della serie tv e che richiamano i ritmi delle ballate di quegli anni. Non è un caso che uno dei luoghi più ripresi nei 16 episodi risulta essere il locale notturno che funge da ritrovo della gioventù locale. Pieno di vita e di ritmo con tanto di orchestra e batteria è un insieme di gente disinibita e vestita in modo sgargiante. Si tratta di non passare inosservati, di farsi vedere, e il tripudio di balli, colori e coriandoli dal cielo chiudono più volte l’episodio.
Il futuro di Babylon Berlin
Le prime due stagioni hanno avuto una lavorazione lenta e difficoltosa. All’inizio si trattata di reperire tutti i finanziamenti necessari mentre, successivamente, si è trattato di attendere la disponibilità dello Babelsberg. Lo studio tedesco ha la nomea di essere il più antico studio di posa cinematografico al mondo e la sua disponibilità è stata necessaria per alcune scene in esterno.
Le due stagioni chiudono le principali vicende con alcuni punti interrogativi. Già da novembre 2017 il regista Tykwer, uno dei proprietari della casa di produzione della serie, ha annunciato la messa in cantiere di ben altre due stagioni per addentrarsi maggiormente negli anni 30 della Berlino di quegli anni.