Il cult di Steve Beck restituito a nuova vita col blu-ray distribuito da CG Entertainment ed edito da Sony Pictures Home Entertainment
I tredici spettri è un film horror uscito nel 2001. Il film è diretto da Steve Beck ed è il remake di una pellicola degli anni ’60 di William Castle, dal titolo omonimo. Il film apre con una scena notturna ambientata in una discarica, qui un ricco signore, Cyrus, è insieme ad uno strano ragazzo per portare a termine una missione singolare: catturare uno spettro. Il ragazzo è infatti un sensitivo, ed è indispensabile quindi per localizzare il fantasma. Scopriamo in seguito che il signor Cyrus ne ha già catturato altri, ben 11 per la precisione. Il numero 12 non è, purtroppo per loro, un pesce piccolo, alla fine dell’operazione infatti Cyrus perde la vita.Ci spostiamo a casa di Arthur Kriticos, insieme ai suoi due figli Kathy e Bobby, mentre stanno facendo colazione. La signora Kriticos è morta tragicamente in un incendio ed Arthurancora non si è ripreso completamente. Suonano alla porta, un distinto signore comunica l’inaspettata notizia: Arthur ha ereditato una sontuosa villa da suo zio Cyrus.
I tredici spettri – La recensione
Alla vista l’abitazione appare subito eccentrica, è ricca di pareti di vetro, strane scritte in latino e porte scorrevoli; non si è mai visto nulla di simile. Ma i guai per questa famiglia non sembrano essere finiti: un volto conosciuto, il sensitivo della precedente scena, si precipita da Arthur e gli confessa che la casa è piena di spiriti e del lavoro che conduceva con lo zio. C’è però un modo per vedere i fantasmi: degli occhiali speciali permettono di vedere dove si trovano.Arthure tutte le persone all’interno della casa sono in grave pericolo. Beck porta a casa un horror equilibrato e ben girato.A partire dalla storia, decisamente originale, il film ha anche un ottimo ritmo e non ha bisogno di jumpscare per mantenere viva l’attenzione dello spettatore. Il sangue, come è giusto che sia, non viene risparmiato e scorre abbondante ed oltre a ciò le morti che ci vengono presentate man mano sono abbastanza originali. Beck sceglie di mantenere alcuni elementi del film originale, ne sono un esempio il particolare degli occhiali che permettono di vedere l’invisibile.
I tredici spettri – La recensione
Un elemento da sottolineare sono i costumi e il trucco, gli spettri sono molto diversi tra loro e tutti ugualmente spaventosi. Anche per quanto riguarda gli effetti speciali, sono presenti ma non invasivi o evidenti, siamo sempre nel 2001 ed è stato comunque svolto un lavoro accurato. Beck fa anche notevoli scelte registiche azzeccate, con un montaggio caratteristico: all’inizio quando conosciamo la famiglia di Arthur, Beck sceglie di non farci vedere la sua storia (l’incendio, il funerale) ma di farcela solo ascoltare, nel frattempo inquadra le pareti della casa che lentamente diventa sempre più trascurata e sporca. Nonostante il film presenti diversi nei, intrattiene e verrà sicuramente apprezzato dagli amanti del genere.Beck non riesce a sdoganarsi da quelli che sono gli elementi classici del film horror, che risultano ridondanti e scontati: quando il primo personaggio si stacca dal gruppo, piano piano gli spettri iniziano a mietere le vittime. Un altro problema de I tredici spettri è il tempo, destino di molti B-movie (e qui siamo di fronte al remake di un B-movie): il film soffre gli anni trascorsi e non si può dire che sia invecchiato troppo bene. Si percepisce chiaramente che si sta guardando un prodotto di 15 anni fa. Tuttavia è proprio quel sapore rétro che i cultori dell’horror vanno cercando e che potranno trovare felicemente nel blu-ray. Se siete appassionati di horror godetevi questa chicca del 2001. Ma soprattutto, se siete appassionati di storie horror e di fantasmi, non perdetevi il blu-ray di CG, visti i suoi contenuti extra.
Oltre mezzora di contenuit extra, tra make-up artists e storie di fantasmi.
Oltre ad un interessante e approfondito video backstage di 20 minuti, dove potete ammirare il lavoro svolto dai truccatori del film, sono presenti 12 brevi filmati che raccontano ciascuno la storia di uno dei fantasmi che compongono lo Zodiaco Nero. Per un film in cui il grosso del merito va attribuito all’intrigante soggetto e al lavoro fatto con trucco e costumi, si tratta senza dubbio di contenuti imperdibili per apprezzare fino in fondo il lavoro svolto da Beck e il suo team.