9. Rasputin (Corto Maltese)
I 20 migliori cattivi delle serie animate anni 90 e 2000Â
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Corto Maltese è un capolavoro. Su questo ci sono pochi dubbi, così come Hugo Pratt rientri di diritto tra quei fumettisti che si possono definire a pieno titolo autori. Un autore tutto nostrano, per di più.
Uno dei punti forti di Corto Maltese, oltre alle innumerevoli citazioni erudite disseminate nei vari volumi o al dettagliatissimo contesto storico – ben ripreso dalla serie animata – è la maniacale caratterizzazione dei personaggi.
Primi fra tutti, Corto e il suo doppio, Rasputin. Esatto, perché, a differenza della maggior parte dei cattivi di questa lista, Rasputin non è la nemesi di Corto. Sembra quasi esserne, al più, la componente più oscura. Quella sfera caratteriale che, seppur presente in Corto, è tenuta a freno dalla malcelata grande umanità del personaggio, dal suo grande spirito romantico, sotto certi aspetti.
Cinico, opportunista, irascibile oltre ogni misura e costantemente a caccia di ricchezze, l’unica persona che sembra rispettare, seppur a modo suo, è proprio Corto Maltese.
Un rispetto che appare spesso quasi ricambiato. Forse perché, come tra Joker e Batman, ognuno scorge nell’altro una parte di sè.
I migliori cattivi delle serie animate anni 90 e 2000
Ecco, era a lui che ci si riferiva quando parlavamo di Orochimaru. Straordinario! Come non definirlo il cattivo perfetto, definitivo?
Quanto detto per Neon Genesis Evagelion e Corto Maltese, vale pressoché in modo identico anche qui, anche per Berserk; nella speranza – forse vana – che la storia possa riprendersi.
Le caratteristiche di Orochimaru ci sono tutte, ma centuplicate. L’unica cosa che manca di Orochimaru in Griffith è la sua distaccata visione dell’esistenza umana. Visione che invece in lui è pienamente romantica e sognatrice.
Perché mentre Orochimaru si crede al più speciale, una persona indubbiamente capace e degna di poter aspirare a vette alte, Griffith si sente addirittura unico. Un essere divino, un messia in terra che porterà luce nel mondo, mondo che esiste solamente per adorarlo e prostrarsi ai suoi piedi; un’idea che, in una caratterizzazione terribilmente accattivante, rimane in sordina per tutta la prima parte della serie.
Cerebrale, astuto e carismatico, determinato ai limiti dell’ingenuità nel raggiungimento dei suoi obiettivi – infatti viene spesso mostrato con atteggiamenti fanciulleschi nel corso della serie -, per Griffith ogni persona è solo uno strumento nelle sue mani. Uno strumento creato col solo scopo di aiutarlo nella realizzazione dei suoi propositi. Sembra fare eccezione a questa sua visione il solo Guts, ma è meglio non addentrarci sul rapporto Guts-Griffith perché forse sarebbe necessario un articolo a parte.
Questo, unito al suo aspetto candido, da ragazzo della porta accanto o da principe azzurro, e ai suoi modi gentili e signorili lo rendono il più bastardo tra i bastardi di questa prima parte della lista.