10 album alla scoperta dell’ Avant-garde

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5. John Cale – Paris 1919 (1973)

Dopo l’abbandono dei Velvet Underground, John Cale volle continuare le sue sperimentazioni sonore, stavolta come solista.

Paris 1919 è il suo disco più riuscito, grazie all’unione tra pop e intermezzi orchestrali su delle ballate sognanti e malinconiche.
La voce di Cale è limpida e ipnotica, mentre i crescendo orchestrali coprono progressivamente il tappeto sonoro di chitarra e batteria con eleganza.

 

4. Captain Beefheart & His Magic Band – Safe as Milk (1967)

Il disco d’esordio di Captain Beefheart è un tentativo (perfettamente riuscito) di destrutturare il Blues: Il Capitano infatti aggiunge percussioni e contro-tempi destabilizzanti, che allo stesso tempo stonano, ma convincono.

Sebbene fosse ancora la prima pubblicazione, il disco conteneva già tutti quegli elementi di improvvisazione e follia che avrebbero composto il vero capolavoro della band, uscito due anni dopo: Trout Mask Replica

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