Matrix – la filosofia dietro all’Eletto
Che lo si consideri trilogia o meno, Matrix ha rifondato i principi del cinema fanta-filosofico. Di seguito indagheremo sul significato dell'Eletto.
Secondo alcuni ogni nuovo Eletto non è una semplice integrazione del precedente, ognuno di loro è in un certo senso più potente, anche se le macchine non se ne accorgono. Come nelle reincarnazioni buddiste, più vite possono accrescere la saggezza e l’esperienza dell’anima verso l’illuminazione.
Del resto anche l’Oracolo va detto a Neo che forse stava aspettando la sua prossima vita. Questo Eletto rappresenta tutta l’umanità nella loro libera scelta, che deve unirsi alla Sorgente e diventare un giorno tutt’uno con essa; e forse, a furia di nuove incrementazioni, giungerà un giorno chi avvierà questa unione.
Come in tutte le genesi, il creatore mette una piccola regola ed impone agli umani di non violarla, in questo caso di accettare la virtualità e non cercare la realtà oltre l’illusione. È un creatore di un mondo matematicamente perfetto, che termina il lavoro e si siede a guardare senza assistere l’umanità . Il giardino infatti è senza tempo, come la prima Matrix, perché era eterna e immutabile. Non c’è mutazione, crescita e vita che sono fondamentali per ogni essere vivente, specie per gli essere umani.
La nuova conoscenza viene da fuori al programma, viene dallo scoprire la verità e dalla pillola rossa come frutto proibito, e Neo in questo senso è il serpente che mette in moto l’eliminazione dello status quo e che porta la nuova conoscenza.
Ironicamente il serpente è venuto dal creatore, è stato creato da dio ma con quale scopo? Lewis sosteneva che esistono solo il bene minore e il bene maggiore, il minore sarebbe stato obbedire alla regola e rimanere nell’Eden, senza mai conoscere il male e senza mai impararlo; il maggiore invece sarebbe stato commettere il male, venire esiliato, vivere nel mondo reale, e migliorarsi per poi diventare qualcosa di più cresciuto, diventare buoni dopo aver subito o commesso il male.
In fondo l’Eden era stato creato con un cancello, era previsto che si potesse uscire, dato che chi non esce sarebbe rimasto sempre obbediente, come una semplice macchina senza la croce di dire “sì” di propria volontà , dopo aver capito e scelto.