10 storie horror accadute realmente sui set cinematografici

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7. Il Conquistatore, di Dick Powell (1956)

il conquistatore

Il film più letale di sempre. Il regista morì di cancro nel 1963, l’attore Pedro Armendàriz si suicidò nello stesso anno perché in fase terminale di un cancro ai reni. L’attrice Susan Hayward si ammalò di tumore al cervello, anche Agnes Moorehead e John Wayne morirono di tumore nel 1974 e nel 1979. Il cast e la troupe erano formata da 220 persone, nel 1981 91 di esse avevano sviluppato una forma di cancro e 46 di loro morirono. Una cifra sconvolgente. La causa di questa “epidemia di tumori” fu dovuta alle scene in esterni, girate nelle vicinanze di St. George nel Nevada Test Site; area utilizzata nel 1953 come sito per test atomici dell’operazione Upshot-Knothole. Tre anni dopo quella zona divenne la location del film.

 

6. Ai Confini della realtà, di Joe Dante, John Landis, Steven Spielberg e George Miller (1983)

10 storie horror

Su questo set avvenne una tragedia clamorosa. Durante le riprese del primo episodio girate da Landis, un elicottero perse il controllo e decapitò l’attore Vic Morrow e due comparse Myca Dinh Le e Renee Shin-Yi Chen. Furono probabilmente proprio le scelte di Landis, che aveva insistito per girare la scena con esplosivi effetti speciali, e che aveva preteso che l’elicottero volasse a bassa quota proprio per aumentare la tensione del film, che causarono la perdita del controllo da parte del pilota dell’elicottero. Il regista ebbe seri problemi ed azioni legali dopo quell’incidente; tra le tante intentate, figurano le richieste risarcitorie proposte dai genitori delle giovani vittime e dalle due figlie di Morrow (tra cui Jennifer Jason Leigh).

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5. Il Corvo, di Alex Proyas (1994)

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Tragico invece l’epilogo delle riprese de Il Corvo. A tre giorni dalla fine delle riprese, Brandon Lee fu ucciso da un colpo di pistola che ovviamente doveva essere caricata a salve. Michael Massee, che interpretava Fanboy, doveva sparare una revolverata a Lee, ma un frammento del proiettile inserito nel tamburo della pistola finì addosso all’attore che morì. La tragedia fu causata da una disattenzione dello staff, che non aveva controllato con la perizia necessaria la pistola. Non avendo colpi a salve, dei membri della troupe comprarono proiettili veri e ne rimossero la polvere da sparo all’interno. La pistola venne usata in diverse riprese, ma all’interno della canna rimase bloccato un proiettile per via di una carica debole. Quel frammento fu poi fatale a Brandon.