The Post è stato già definito dalla critica specializzata statunitense il miglior film dell’anno. Elogiato ovunque grazie al tono di denuncia contro la censura e la cattiva informazione, e per le interpretazioni di Meryl Streep e Tom Hanks.
I due leggendari attori sono noti anche per il loro disprezzo verso il presidente Donald Trump, che, per ironia della sorte, ha richiesto che il film venga proiettato alla Casa Bianca e a Camp David, ove il presidente terrà una riunione con alcuni deputati del Partito Repubblicano.
La richiesta è risultata strana ma a quanto pare, la 20th Century Fox ha già inviato delle copie alla squadra presidenziale. Le ragioni della richiesta non sono del tutto chiare, sappiamo solo che Trump definì il The Post un giornale capace solo di riportare notizie fasulle. Pertanto, il clima e la coincidente riunione del GOP sembrano celare intenti non proprio amichevoli da parte della Casa Bianca.
A gettare ancora di più benzina sul fuoco ci hanno pensato le recenti parole di Tom Hanks su un eventuale proiezione alla Casa Bianca:
“È una domanda interessante. Non penso che lo farei. Perché credo che a un certo punto… senti, non pensavo che le cose sarebbero andate così lo scorso novembre. Non avrei potuto immaginare che avremmo vissuto in un Paese in cui i neo-nazisti partecipano a parate con le torce a Charlottesville e in cui vengono fatte battute su Pocahontas davanti ai Code Talker Navajo”
Queste parole si aggiungono all’ormai leggendaria opposizione al governo Trump di Meryl Streep, iniziata alla famosa notte dei Golden Globe dello scorso anno e che continua ancora feroce grazie anche ai numerosi insulti di Trump verso l’attrice.
Nessun commento da parte del regista Steven Spielberg. Non ci resta che attendere ulteriori sviluppi.
The Post al cinema dal 1° febbraio!
Credit: Hollywood Reporter